“Il se*so mi ha quasi ucciso”. Le agghiaccianti parole di lei, 30 anni: una ragazza vittima di una malattia terribile e di cui in pochi sono a conoscenza. La sua (durissima) confessione
Un disturbo del quale la maggior parte delle persone ignora persino l’esistenza. E del quale spesso si parla con superficialità, alle volte anche in maniera scherzosa. Chi ne soffre, però, assicura che da ridere c’è davvero poco, anzi. Come Jace Downey, una trentenne originaria di Austin nel Texas, Stati Uniti, divenuta famosa in rete in queste ore per essersi esposta sui social raccontando la sua grave problematica: la dipendenza da sesso. Attraverso le pagine del Daily Star, eccola così spiegare di aver avuto frequentissimi incontri con uomini di tutti i tipi, senza riuscire mai a resistere. E di come per lei le cose si fossero messe davvero male: “Il sesso per me non era mai abbastanza soddisfacente. E ogni volta ne volevo di più, anche quando non mi era piaciuto affatto. Non potevo farne a meno. Mi dicevo di smetterla, che non volevo più essere una persona del genere. E puntualmente uscivo di casa alla ricerca del primo sconosciuto, sapendo già come sarebbe finita. Mi mettevo di continuo nei guai, uscendo con persone di cui non sapevo nulla, senza aver avvertito nessuno di dove stessi andando”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Non riuscivo a controllarmi nemmeno in ufficio, dove guardavo continuamente filmati a luci rosse. Qualcuno avrebbe potuto scoprirmi, rischiavo il licenziamento. Ma non mi importava nulla. Avevo perso qualsiasi contatto con il mondo – prosegue nel suo duro racconto Jace – l’unica cosa di cui mi interessavo era il sesso. Il resto non esisteva nemmeno. A un certo punto ero arrivata a pensare che esistesse un solo modo per smetterla: uccidermi, farla finita una volta per tutte. Solo così avrei potuto smetterla di odiarmi, di sentirmi una persona orribile, di piangere e straziarmi. Il suicidio mi sembrava l’unica scappatoia possibile da quel mondo”. (Continua a leggere dopo le foto)
Jace alla fine ha trovato la forza di iscriversi a un gruppo d’aiuto per persone che vivono la sua stessa situazione e oggi finalmente ha iniziato ad affrontare la vita in maniera diversa: “Ho avuto modo di parlare di me stessa, ho trovato qualcuno disposto ad ascoltarmi. Ho tirato fuori gli abusi che avevo subìto da piccola e che ancora oggi pesavano sulla mia coscienza, sempre nascosti da tutto e tutti. E ho iniziato piano piano a cambiare. Ora ho un fidanzato che mi fa sentire bella e non vedo l’ora di affrontare le giornate. So che la strada è ancora lunga, ma farò di tutto per arrivare in fondo”.