Febbre del topo (Hantavirus), un contagio in Venezia Giulia: oltre duecento casi in Slovenia
In Friuli Venezia Giulia è stato riscontrato il primo caso di infezione da Hantavirus. La malattia viene chiamata anche “febbre del topo”, poiché trasmessa proprio da questo roditore. Si tratta di un contagio importato dalla vicina Slovenia, dove si contano oltre duecento persone infettate e il problema sta diventando serio.
Diversi contagiati sono infatti stati ricoverati in ospedale.
Febbre del topo (Hantavirus), c’è il rischio di emergenza sanitaria in Slovenia
Visto il livello dei contagi in Slovenia, quella che all’inizio sembrava essere un’anomala moria di topi si sta rivelando più grave del previsto e rischia di diventare un’emergenza sanitaria nel Paese. La situazione potrebbe però ripercuotersi anche sul confine italiano, dove ci sono scambi frequenti prorio con la Slovenia.
Febbre del topo (Hantavirus), l’uomo contagiato in Italia è uno sloveno
L’uomo contagiato dall’Hantavirus in Italia è uno sloveno che vive e lavora a Monfalcone, un comune in provincia di Gorizia. Il quotidiano di Trieste Il Piccolo ha raccontato che l’uomo si è presentato al Pronto soccorso di Gorizia con dei sintomi chiaramente legati a questo nuovo virus ed è stato preso in carico dal Dipartimento di prevenzione dell’Asugi, l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina.
Fortunatamente le condizioni dell’uomo non sono gravi, ma c’è ora una certa preoccupazione che possa scoppiare un focolaio di Hantavirus dovuto a topi infetti anche sul versante italiano del confine.
Febbre del topo (Hantavirus), non c’è il rischio di contagio da uomo a uomo
L’Hantavirus dà dei sintomi molto simili a quelli del Covid-19. Per quanto non ci sia il rischio di contagio da uomo a uomo, il patogeno può essere contratto anche solo facendo una passeggiata in campagna nelle zone di confine. Il ministero della Salute ha spiegato che l’infezione avviene per contatto diretto con feci, saliva e urine di roditori infetti, oppure per inalazione del virus attraverso escrementi di roditori.
Le infezioni da Hantavirus possono generare coinvolgimento renale (nefrite) ed emorragie, oppure una sindrome polmonare. “Si tratta di malattie acute in cui l’endotelio vascolare viene danneggiato con conseguente aumento della permeabilità vascolare, ipotensione, manifestazioni emorragiche e shock”, ha dichiarato il ministero.