Denise Pipitone, niente da fare: la conferma è appena arrivata in diretta tv
UPDATE 15/06 -“La donna in quella foto non è Denise Pipitone”, a rivelarlo è Milo Infante dopo aver rilanciato ieri lo stesso scatto che raffigura una famiglia composta da madre, padre e bambina piccola nel corso della trasmissione Ore 14 su Raidue. Lo scatto ritrae la cugina dell’ex compagno di Jessica Pulizzi, nata a Mazara.
Quella di ieri è stata una giornata piena di colpi di scena sul caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel settembre 2004. Prima le dichiarazioni a Storie Italiane dell’ex pm Maria Angioni che aveva coordinato l’inchiesta sulla vicenda, poi la mezza smentita dell’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frattizza, quindi nel corso della trasmissione Ore 14, la foto di una donna, col marito e la figlia, e l’annuncio del conduttore: Milo Infante:
“Abbiamo fatto delle verifiche… non so se possiamo mostrare l’immagine molto suggestiva e che rappresenta una famiglia: madre, padre e bambina piccola; l’immagine, poi, viene diffusa ma con i volti oscurati: “Devo dire che questa bambina ha una somiglianza straordinaria con la piccola Denise. Questa a destra, secondo la fonte, sarebbe Denise e quello il marito”, ha spiegato il conduttore.
Le parole dell’avvocato Frattizza
In precedenza Infante aveva fatto riferimento proprio alle parole della Angioni, secondo cui Denise Pipitone sarebbe viva e avrebbe anche una figlia:
“L’annuncio della dottoressa Angioni, noi lo conoscevamo da mercoledì scorso, quando ci ha inoltrato questi messaggi rivolti al sottoscritto e all’avvocato Frazzitta”. Quest’ultimo, come accennato, aveva provato a gettare acqua sul fuoco in giornata: “Non vediamo tuttavia la necessità – aggiunge l’avvocato- di fornire informazioni particolarmente dettagliate, frutto o meno delle indicazioni di un mitomane o che dovessero anche risultare fondate, perché ancora al vaglio della magistratura.
Si tratta di dettagli non utili ai fini dell’inchiesta”. Quindi l’invito a giornalisti, magistrati o avvocati “alla massima cautela nel momento in cui si diffondono notizie che possono essere infondate o contenenti elementi non riscontrati o non riscontrabili e che possono costituire un ostacolo al lavoro della Procura di Marsala”.