Pippo Baudo, la notizia nel giorno del suo compleanno
Pippo Baudo, 85 anni lunedì – è nato il 7 giugno del 1936 a Militello in provincia di Catania – e una carriera lunghissima e ‘larghissima’, costellata di successi e di audience, confessa all’AdnKronos quale fra i tanti impegni e ruoli avuti nella sua vita artistica non ha mai ricoperto e su cui avrebbe invece tanto voluto misurarsi:
“Senza dubbio, avrei voluto fare il direttore d’orchestra – confessa il presentatore siciliano, senza pensarci su nemmeno un attimo – E’ davvero una cosa cui sono stato tanto legato ma che purtroppo non sono mai riuscito a realizzare: invidiavo in tal senso la bravura di Pippo Caruso, il direttore d’orchestra con il quale ho stretto una forte amicizia.
Dirigere tanti musicisti è davvero un’emozione indescrivibile: io so suonare solo il pianoforte”. Mai fatto, neanche per prova o per scherzo? “No, non ci ho mai provato: non si scherza con le cose serie; sembrano gesti facili ma è uno dei mestieri più difficili, come insegna anche il film di Fellini, ‘Prova d’orchestra’, un film durissimo”.
Anche i direttori d’orchestra, spesso, lo sono… “E’ vero: ho conosciuto Von Karajan, conosco bene il Maestro Riccardo Muti, tutta gente dal carattere molto forte – osserva Baudo – In Rai, ho ricordi bellissimi di Gorni Kramer, un genio assoluto, di Bruno Canfora, di Enrico Simonetti, di Lelio Luttazzi e poi c’è ancora il bravissimo Beppe Vessicchio“.
La cosa di cui è invece più orgoglioso, professionalmente, “è aver creato tanti programmi ancor più che di averli poi presentati. Mi riconosco una buona dose di fantasia…”, ammette senza false modestie. E agli altri componenti degli storici ‘quattro moschettieri’ – con Pippo Baudo, anche Mike Bongiorno, Corrado ed Enzo Tortora – come venivano allora definiti i quattro presentatori più bravi e più presenti in tv, cosa invidia il Re dei Presentatori?
“A Corrado senz’altro la simpatia innata, l’ironia; a Tortora la sua grande cultura; a Mike il metodo e la professionalità spinta al massimo. Per me, come qualità personale, mi tengo stretta la fantasia e il gusto e l’arte dell’improvvisazione“.