Scappò dopo un incidente: chiesti 2 anni e 8 mesi per il figlio di Vasco
Due anni e otto mesi di reclusione. Questa la pena chiesta dal pm di Roma per Davide Rossi, figlio del cantante Vasco Rossi, nell’ambito del processo che lo vede imputato insieme ad altri due amici per un incidente stradale. Il giovane è imputato per lesioni personali gravi e omissione di soccorso.
Nell’ultima udienza del processo il pubblico ministero del tribunale di Roma ha avanzato la richiesta di pena detentiva per l’incidente che Davide Rossi avrebbe provocato nel settembre 2016. La vettura sulla quale viaggiava Rossi, in compagnia di amico e di un’amica, si scontrò con un’altra automobile in zona Balduina a Roma. Ma Rossi non si sarebbe fermato a prestare i primi soccorsi per questo è stato denunciato. Nel capo di imputazione, il figlio di Vasco Rossi era a bordo della sua Audi, procedeva a velocità elevata e non si fermò allo stop, scontrandosi con un’auto su cui viaggiavano due donne, che riportarono ferite giudicate guaribili in oltre 40 giorni. “Subito dopo l’urto”, secondo l’accusa, il 31enne si allontanò dal luogo dell’incidente senza “ottemperare all’obbligo di prestare assistenza alle persone”.
L’accusa ha richiesto, inoltre, una pena di due anni per Simone Spadano, 33 anni, che si trovava in auto con il figlio del celebre cantante al momento dell’incidente stradale. L’amico di Rossi è accusato di favoreggiamento perché avrebbe dichiarato il falso sostenendo di essere stato lui alla giuda del mezzo e di aver provocato lui l’incidente. Il processo si avvia dunque verso la conclusione, ma nel corso delle udienze sono state numerose le dichiarazioni rilasciate da Rossi e dall’amico. Quest’ultimo aveva sostenuto di essere stato lui alla guida della vettura al momento dello scontro. Il figlio di Vasco Rossi, invece, aveva ricostruito la dinamica dei fatti in modo diverso da quella riportata nella denuncia. “Ci siamo fermati – aveva raccontato nei mesi scorsi in aula – siamo scesi dall’auto e abbiamo chiesto alle ragazze nell’altra auto se fosse tutto a posto e loro ci hanno risposto che era tutto ok”.
Lo scorso 10 luglio, durante una delle fasi preliminari del processo a Roma, Davide Rossi aveva raccontato di aver lasciato l’amico sul posto per fare la constatazione amichevole e di aver portato via l’amica, che viaggiava con loro, perché molto scossa dall’accaduto: “Ho detto al mio amico di fare la constatazione amichevole e me ne sono andato con la ragazza perché era molto scossa dall’incidente, sapendo che stavano facendo il cid ero tranquillo”. La denuncia invece parla di omissione di soccorso. Davanti ai giudici Rossi avrebbe poi aggiunto alcune considerazioni legate al padre, il rocker di Zocca: “Non navigo nell’oro e non ho un lavoro stabile i giornali hanno scritto cose allucinanti su di me, ma mi prendo pregi e difetti di essere figlio di Vasco”. Ora è atteso l’esito finale del processo.