Caso Denise Pipitone, l’ex marito di Piera Maggio rompe il silenzio in diretta Tv
“La bambina è Pipitone, io sono Pipitone, è figlia mia, me la devono riportare indietro”: torna a parlare della scomparsa della piccola Denise Pipitone anche l’uomo che le ha dato il cognome, Toni Pipitone, che non è il padre biologico di Denise ma all’epoca dei fatti era sposato con Piera Maggio e viveva con la bambina.
È la trasmissione “Quarto Grado” ad aver raccolto lo sfogo di Toni Pipitone, che si considera comunque il padre della bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo. “La bambina per me stravedeva, io la portavo in spiaggia, in giro per Mazara, abbiamo vissuto dei momenti bellissimi. Fino all’ultima notte ha dormito con me, mi diceva che mi voleva bene, mi diceva tu non morirai mai, non diventerai mai vecchio. Io devo pensare che non è figlia mia?”, le parole dell’uomo ai microfoni della trasmissione televisiva.
Scomparsa di Denise, il ricordo di Toni Pipitone
Toni Pipitone ha ricordato il giorno della scomparsa di Denise riflettendo sul fatto che non c’era nulla che avrebbe potuto fargli pensare a un evento simile: “Non c’era niente che poteva farmi pensare a qualcuno che avrebbe portato via Denise, nella mia mente non esisteva niente del genere, come ogni giorno ho lavorato quella mattina. La sera continuavo a lavorare, a studiare, ero stanco, sfinito”.
Parlando di Denise, l’ex marito di Piera Maggio ha ricordato come la bambina diceva a Kevin (l’altro figlio) “papà è mio” raggiungendolo la sera sul divano: “La bambina con me era sempre allegra, con me si divertiva, giocava con i cuginetti e non è stata abituata e stare con chi non conosceva”, ha raccontato ancora. Di eventuali contatti con Anna Corona o Jessica Pulizzi ha detto di non sapere nulla. “Quel giorno (della scomparsa di Denise Pipitone da Mazara del Vallo, ndr) dalle 11.30 in poi la bambina non è stata più vista da nessuno, io ho preso il fuoristrada e ho iniziato cercare per Mazara.
Le piste erano tante, si andava a cercare nei pozzi, dai Rom, nelle campagne, ovunque, le indagini sono state organizzate sicuramente male”, il ricordo dell’uomo. Che conclude: “Io non ho sospettato di nessuno in quel momento, io so solo che mi manca la bambina e non so chi è stato. Se questa bambina si trova, io devo essere presente, io sono stato e sono il suo papà”.
Le ultime notizie sul caso di Denise Pipitone
Nei giorni scorsi l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, ha parlato di una lettera anonima arrivata nel suo studio con delle nuove rivelazioni sulla scomparsa di Denise. Una lettera che “racconta di un fatto interessante, un pezzo del puzzle seppure dai contorni da definire e ci dà un elemento a noi totalmente sconosciuto”, ha poi spiegato lo stesso avvocato che ha lanciato un appello all’autore a fare un ulteriore passo per Denise.