Abusi sulla nipotina dagli 8 ai 14 anni, “zio orco” rinviato a giudizio a Palermo
Una terribile storia di violenza su un bambina arriva direttamente dal quartiere Noce di Palermo. Uno “zio orco” è stato rinviato a giudizio a Palermo e la prima udienza del processo si terrà il prossimo ottobre.
Abusi sulla nipotina: rinviato a giudizio uno zio orco
Quella che arriva da Palermo è una storia terribile, anche se purtroppo non è la prima volta che accade. Una giovane ha denunciato le violenze sessuali subite da parte di suo zio da quando aveva 8 anni a quando ne aveva 14. Doveva essere un semplice zio, era il fratello di sua madre, ma in realtà si è rivelato un vero e proprio mostro. Una storia di violenza sessuale e abusi, che è finita davanti al tribunale di Palermo.
L’uomo è stato rinviato a giudizio e la prima udienza si terrà il prossimo ottobre. Lo zio orco da poco tempo ha finito di scontare una pena per estorsione presso il carcere Pagliarelli.
Abusi sulla nipotina: la vicenda
Uno zio orco ha abusato della sua nipotina da quando la piccola aveva 8 anni a quando ne ha compiuti 14. La vicenda è uscita allo scoperto quando si è palesata la concreta possibilità che l’uomo scontasse parte della sua pena residua, ai domiciliari, proprio nell’appartamento in cui vive sua sorella con la figlia, ovvero la vittima, che oggi ha diciannove anni.
Le due abitano nel quartiere Noce di Palermo e lo zio avrebbe potuto scontare il resto della sua pena in casa con loro. La ragazza a quel punto, presa dalla paura di avere lo zio in casa, ha deciso di denunciare le violenze subite da piccola e si è rivolta all’avvocato Antonio Terranova, che oggi rappresenta la parte civile nel processo.
Abusi sulla nipotina: ci sono le prove
La denuncia della diciannovenne è arrivata a causa della paura di dover vivere nella stessa abitazione di quello zio che quando era piccola aveva più volte abusato di lei. Ci sono diverse prove in favore del racconto della ragazza, tra cui foto e video di quando era bambina e subiva abusi da parte dell’uomo. Le prove sono state raccolte dalla parte civile e hanno consentito di avvalorare ulteriormente il racconto della ragazza. In seguito alla sua denuncia l’uomo ha confessato nel corso dell’incidente probatorio che si è svolto in presenza di una psicologa. Ora sono tutti in attesa della prima udienza del processo, che si svolgerà il prossimo ottobre.