Estate 2021, la previsione di Crisanti: “Sarà completamente diversa da quella del 2020”
Secondo il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti l’estate 2021 sarà completamente diversa dalla precedente: oltre ad una maggior trasmissione dei contagi ci sarà un’altra partita da giovare, quella di vaccinare più persone possibili e tentare di bloccare l’ingresso dall’estero in Italia di nuove varianti resistenti al vaccino.
Estate 2021: parla Crisanti
Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, l’esperto ha spiegato che con l’arrivo della bella stagione non si può prevedere un abbassamento dei contagi. Come esempio ha portato il caso del Brasile, dove nonostante le alte temperature i contagi sono rimasti molto alti. L’unico elemento positivo che si può individuare, ha continuato, viene dal beneficio di stare più all’aperto.
Estate 2021: Crisanti sulle riaperture
Crisanti si è espresso anche sulle riaperture in programma da oggi, lunedì 26 aprile. La maggior parte delle regioni è infatti passata in zona gialla, il che vuol dire che potranno riaprire cinema, teatri, bar e ristoranti all’aperto anche a cena. “Si presenterà un rischio legato all’elevato numero di casi positivi che ci sono ogni giorno. Non ci sono le condizioni per un’apertura in sicurezza“, ha affermato.
Quanto all’imminente stagione turistica, si è auspicato che l’approccio sia improntato con una politica nazionale.
Di fronte alle aperture è per lui intollerabile che non ci siano regole rispetto agli arrivi in Italia, soprattutto da paesi da cui provengono variabili resistenti al vaccino. La sua proposta è quella di obbligare i turisti provenienti da altri paesi ad effettuare tamponi prima e dopo da accompagnare in alcuni casi anche alla quarantena. “Chi proviene da stati dove è presente una variante pericolosa dovrebbe attenersi alle disposizioni che l’Inghilterra ha stabilito per gli ingressi dall’India“, ha rimarcato. Ovvero due settimane isolamento in albergo, tampone preventivo e poi nuovamente test dopo due, otto e quattordici giorni.
Estate 2021: Crisanti sui vaccini
Quanto alla graduatoria di chi vaccina di più in Italia, secondo lui è soltanto propaganda e retorica. A suo dire è infatti più importante seguire la percentuale di persone anziane e fragili vaccinate, elemento importante dal punto di vista della salute pubblica. “La priorità deve essere quella di mettere in sicurezza anziani e fragili mentre per la scuola non siamo ancora in grado di identificare, all’interno degli istituti, un rischio o rischi specifici“.