Coronavirus, l’allarme di Galli: l’annuncio poco fa
Il Cdm ha approvato il nuovo decreto Covid con riaperture dal 26 aprile, zona gialla e spostamenti. Resta il coprifuoco alle 22. Nell’ultimo bollettino registrati contagi su 350.034 tamponi e 364 morti per Covid.
Attesa per monitoraggio Iss che domani porterà molte regioni in zona gialla. In zona gialla e arancione scuole superiori in presenza dal 70% al 100%, sport all’aperto anche di contatto, ok a ristoranti e spostamenti. In Italia somministrate 16,2 milioni di dosi di vaccino e sono 4,7 milioni i vaccinati completi.
Oggi prime vaccinazioni Johnson& Johnson. Nel mondo 143,5 milioni di contagi e oltre 3milioni di morti. In India record mondiale di contagi in un giorno, in Germania nuove misure anti covid dopo impennata di casi.
“Le Regioni vogliono riaprire appena si scende di pochi decimali sotto la soglia stabilita, ma è un errore perché i dati devono avere la possibilità di confermarsi in trend altrimenti rischiamo ricadute come accaduto in Sardegna o in altre aree. Sarebbe stato opportuno fare come gli inglesi, chiudere tutto e vaccinare come se non ci fosse un domani.
Purtroppo i vaccini non ce li avevamo. Ora se apriamo senza vaccinare quelle 500 mila persone al giorno, rischiamo” lo ha ricordato il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive ospedale ‘Sacco’ di Milano. “Siamo in una situazione in cui siamo tra coloro che son sospesi ma vedo che, dopo un trend generale, si pensa di poter fare a meno di preoccuparsi.
Ma i nostri numeri dicono che non è una situazione tranquilla e stabilizzata, inoltre nell’ultimo periodo ci sono state una serie di scelte socialmente importanti che destano preoccupazione come la riapertura delle scuole, ma non dimentichiamo che abbiamo a che fare con la variante inglese che è dilagata in maniera assoluta e ci dice che i ragazzi si infettano molto più facilmente della precedente”. ha aggiunto Gallia d ‘Agora” su Rai 3.