Amici, il dramma di una delle protagonisti più conosciute del programma
E’ stata una delle ballerine entrate nella scuola di Amici di Maria De Filippi nel 2007, a pochi anni dall’inizio della trasmissione. Da subito si distinse per il suo talento, dimostrando di avere una grande passione per la danza e per le arti dello spettacolo. Una volta lasciato il talent di Canale 5 ha continuato, infatti, il suo percorso come danzatrice, partecipando anche ad altri programmi sul piccolo schermo.
È diventata, infatti, il volto di The Coach che si può definire come un talent- reality Show ideato da Luca Garavelli e Marco Zarotti, dove oltre ai talenti si sfidano anche i maestri delle Arti e che va in onda su 7 Gold. In un’intervista rilasciata al settimanale Diva e Donna, ha raccontato il suo difficile periodo, intenta a combattere con una leucemia promielocitica acuta, diagnosticatale per caso. (Continua..)
Un’intervista toccante quella che la giovane Agata Reale (che la ricordiamo anche per la disputa sul collo del piede con la maestra Celentano) ha rilasciato alla rivista: “A novembre, qualche mese dopo il mio matrimonio, svengo a casa. Dopo i controlli a diagnosi parla di leucemia promielocitica acuta”. Agata Reale spiega di aver scoperto della sua malattia per caso, poco dopo il matrimonio con il suo compagno, Carmelo De Luca e con il quale ha anche una bambina di quattro anni:
Avevo una perdita di sangue eccessivo dalle gengive e quando lo dico al dentista mi dice di fare l’emocromo, ma non faccio neanche in tempo perché mi portano all’ospedale dove arrivo con pochissime piastrine. La diagnosi parla di leucemia promielocitica acuta, nel giro di 15 giorni c’è il rischio di emorragia celebrale. Inizio sei mesi di ricovero, durante i quali faccio la chemio e la terapia di consolidamento, con i brevi periodi fiori dall’ospedale. Fino a gennaio venivano a trovarmi mamma e marito. (Continua..)
L’arrivo della pandemia, poi, ha cambiato tutto. Come racconta la ballerina, infatti, a causa dei protocolli imposti dagli ospedali, non era consentito ai familiari fare visite e quella è stata senza dubbio la parte più difficile da dover affrontare: “Per il Covid, è diventato impossibile e sono rimasta sola. A volte facevo ginnastica nel letto, ero la positiva di turno. Adesso continuo la chemio per bocca, ho i controlli una volta al mese e l’ago aspirato ogni tre mesi. Perché i rischi si abbassino devono passare due anni di consolidamento, per me sarà un anno ad aprile”.
La leucemia acuta promielocitica, un sottotipo della leucemia mieloide acuta, e rientra tra le forme più aggressive di tumore del sangue. La patologia è caratterizzata da una sovrapproduzione di promielociti (uno stato intermedio della linea mieloide) contenuti nel sangue e nel midollo osseo che non arrivano a piena maturazione e invadono, quindi, il midollo. L’esordio della malattia è improvviso e, in alcuni casi, può essere caratterizzato dalla comparsa di una grave sintomatologia emorragica dovuta alla presenza di un ridotto numero di piastrine e all’alterazione dei meccanismi della coagulazione.