Le Regioni che avrebbero già i numeri per passare in zona gialla
Una riapertura già dal 20 aprile sembra difficile, ma la ripartenza per molte attività sembra potersi avvicinare. Tanto che si ipotizza un ritorno alle zone gialle da inizio maggio con la possibilità di qualche riapertura anticipata entro la fine di aprile. In questa settimana il governo potrebbe riunirsi per avviare il confronto sul tema e in caso di ulteriore miglioramento della situazione epidemiologica sembra possibile un’anticipazione delle riaperture.
Dal punto di vista legislativo, l’ultimo decreto Covid prevede la cancellazione delle zone gialle (e bianche) fino al 30 aprile. Ma prevede anche la possibilità di allentare le restrizioni attraverso una nuova deliberazione del Consiglio dei ministri. A Repubblica il ministro della Salute, Roberto Speranza, fa capire che per aprile le cose non dovrebbero cambiare, ma “a maggio, a seconda dei parametri del contagio e della capacità di vaccinare i fragili, ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla”.
Il ritorno in zona gialla da maggio
A confermare il ritorno delle zone gialle da maggio, quindi, è Speranza. Anche se le misure non saranno applicate ovunque, ma solo dove i dati saranno migliori: serve un calo dell’incidenza dei contagi settimanali, dell’indice Rt e anche dei ricoveri e dell’occupazione delle terapie intensive.
A tutti questi criteri ne va aggiunto uno nuovo, ovvero la somministrazione dei vaccini alle categorie più fragili. Un indicatore che sarà fondamentale per le riaperture, come annunciato anche dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ogni decisione, quindi, passerà per le situazioni epidemiologiche dei singoli territori, ma non dovrebbe arrivare prima di maggio.
Cosa potrebbe riaprire tra aprile e maggio
Il ritorno alla zona gialla vorrebbe dire riapertura di ristornati e bar, almeno parzialmente. Ma anche di cinema, teatri e musei, seppure con ingressi contingentati. Prima di arrivare alla zona gialla, però, il governo potrebbe introdurre qualche simbolica apertura anticipata, anche per placare l’ala aperturista della maggioranza (Lega, Forza Italia e Italia Viva). Per esempio potrebbe essere il caso di bar e ristoranti, che potrebbero magari riaprire solo a pranzo e solo fino a un orario limitato (si è parlato delle 16 per evitare l’orario aperitivo).
Poi a maggio si penserà alla zona gialla, con qualche Regione che ha già ora numeri vicini a quelli necessari per entrare in questa fascia di restrizioni: è il caso di Veneto, Lazio, Molise e Bolzano, per esempio. Infine a metà maggio si potrebbe fare un ulteriore passo in avanti, secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: la sua ipotesi è quella di riaprire, dalla metà di maggio, i ristoranti anche la sera.