Siulp: «Solidarietà al poliziotto ferito, ma il governo ascolti le sacrosante ragioni dei ristoratori»
Il Siulp esprime «solidarietà e vicinanza al collega ferito in Piazza Montecitorio durante la manifestazione dei ristoratori e di altre attività». Felice Romano, segretario generale del Siulp invita però il governo ad ascoltare le ragioni dei manifestanti. «Oggi hanno portato il loro grido di dolore e hanno manifestato la necessità di un intervento risolutore per evitare di perdere tutto quello che hanno. Le sacrosante ragioni dei manifestanti a difesa delle loro attività, messe praticamente in ginocchio dalle misure di contenimento dei contagi da Covid-19 perché ormai sono quasi al collasso, non possono essere foriere di violenza e di aggressione poiché non è certo questa la strada per risolvere i loro problemi».
Siulp: «Il governo deve ascoltare le ragioni della protesta»
«Il governo deve ascoltare le ragioni di questa protesta e prestare la massima attenzione possibile per trovare la necessaria ed urgente soluzione affinché questi cittadini possano ritrovare la tranquillità e le condizioni per riprendere le loro attività lavorative. Giacché il loro lavoro non è solo una salvaguardia delle loro famiglie ma è anche un valore del nostro sistema produttivo e quindi dell’intero sistema Paese».
E poi ancora. «La violenza, soprattutto quando si scaglia contro altre lavoratrici e lavoratori come nel caso dei poliziotti – sottolinea – non si è mai dimostrata la risoluzione per nessun problema, men che mai per quelli che attanagliano i problemi dei lavoratori e delle attività produttive come nel caso delle limitazioni imposte dalla necessità di contrastare il contagio da Covid-19». Quello che occorre, sottolinea Romano, «è la capacità di ascolto da parte dell’esecutivo e la sua massima attenzione a queste delicate criticità che, se non risolte, corrono il rischio di minare la coesione sociale e la parte sana del nostro sistema economico e produttivo».
«L’uso della violenza non può mai essere giustificato»
«I poliziotti – aggiunge – come sempre faranno la loro parte perché hanno il massimo rispetto per chi manifesta, soprattutto come in questo caso per ragioni serie e condivisibili, ma è necessario che si comprenda che anch’essi meritano altrettanto rispetto per il delicato e complesso servizio che rendono a difesa di tutti e della democrazia, anche perché l’uso della violenza, anche per dare forza alle proprie ragioni, non può essere mai tollerato e nemmeno giustificato».
Per questo, conclude il leader del Siulp, «occorre che il governo ascolti e presti la massima attenzione a queste situazioni. Giacché se per chi protesta non può essere la violenza la strada da seguire. Per chi governa non può rinviare allo scontro di piazza la risposta alle legittime aspettative di chi si vede erodere tutti i sacrifici di una vita spesa nel lavoro».