AstraZeneca, la doccia fredda dall’Ema: “Un nesso tra le vaccinazioni e le trombosi c’è”
Vaccino AstraZeneca, la brutta sorpresa: il nesso con le trombosi c’è. L’Ema si ricrede. “Aveva detto solo una settimana fa che “non è provato il rapporto di causa-effetto tra i casi di trombosi e la vaccinazione“. Ma ora, alla luce delle ultime verifiche di farmacosorveglianza su AstraZeneca, l’Ema rivede il suo giudizio: il nesso esiste, anche se “non è chiaro quale sia il meccanismo“. Lo rivela il Messaggero. Sono arrivati in queste ore gli aggiornamenti e gli approfondimenti.
AstraZeneca: l’Ema aggiorna i suoi studi
Sospeso per tutti in Olanda; fino al 15 aprile in Norvegia e Danimarca; limitato agli over60 in Germania e agli over55 in Francia, ora su AstraZeneca l’Ema sta aggiornando i suoi studi: i casi di trombosi – scrive il Messaggero – “per quanto i casi siano rari, bisognerà comprendere se sono riconducibili al prodotto AstraZeneca o alla tipologia dei vaccini a vettore virale (Pfizer e Moderna non lo sono, J&J sì)”.
AstraZeneca: un nesso con le trombosi c’è
Parla al Messaggero Marco Cavaleri, responsabile della strategia sui vaccini di Ema: “Secondo me ormai possiamo dirlo, è chiaro che c’è un’associazione con il vaccino. Cosa causi questa reazione, però, ancora non lo sappiamo”. Ancora: “E’ sempre più difficile affermare che non vi sia un rapporto di causa ed effetto fra la vaccinazione con AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine”. In questa fase, il percorso di valutazione dell’autorità ”è ben lontano dall’essere concluso”: e nel corso della settimana verranno fornite “definizioni preliminari”; ma “difficilmente arriveremo a indicare dei limiti di età come hanno fatto alcuni Paesi”.
Si attendono raccomandazioni aggiornate dall’Ema
Già oggi i tecnici dell’Autorità europea del farmaco si riuniranno per decidere come stilare una “raccomandazione aggiornata” sul vaccino AstraZeneca. Huffington post riprende le parole di Armando Genazzani, rappresentante italiano nel Comitato approvazione farmaci dell’Ema. “AstraZeneca riserva tante sorprese”, dice alla Stampa: “come dimostra l’esperienza inglese è più efficace del previsto, ma ha un rarissimo effetto collaterale sulle donne” ,dice il professore di farmacologia dell’Università del Piemonte orientale . Secondo lui “l’ideale sarebbe escludere le donne under 55″. L’Ema, però, “suggerirà di valutare in base alla situazione pandemica nazionale e alla disponibilità di vaccini”. Alle giovani donne, Genazzani dice che “il rischio è bassissimo, altrimenti il vaccino non sarebbe stato approvato. Purtroppo solo dopo la vaccinazione di massa si scoprono questi effetti collaterali rarissimi”.
Le trombosi venose cerebrali sono un fenomeno molto raro, rispetto alle più comuni trombosi. “La cosa strana – spiega al Corriere della Sera Pier Mannuccio Mannucci, ematologo dell’ospedale Maggiore, Policlinico di Milano, esperto nominato da Aifa per il caso Astrazeneca- ; “è che una forma di trombosi già rara di per sé, segnalata in persone che avevano ricevuto il vaccino, è associata a emorragie causate dalla diminuzione di piastrine”. Una circostanza, dice il professore, che in tanti anni di attività non aveva mai osservato. E la diminuzione delle piastrine ha fatto sorgere il sospetto di un possibile legame con il vaccino in Germania dove si erano registrati 31 casi su 2,7 milioni di vaccinazioni.