Quei ministri alle “cene clandestine”: lo scandalo che agita la Francia
Scoppia la polemica in Francia dopo la notizia della partecipazione di alcuni ministri a cene organizzate in ristoranti di lusso nonostante le rigide norme anti-contagio a cui devono invece attenersi i cittadini.
Tutto è ancora da confermare, ma lo scandalo è già esposo, ed il popolo chiede a gran voce i nomi.
In queste ultime ore si sta diffondendo a macchia d’olio su Twitter l’hastag #OnVeutLesNoms, ossia “Vogliamo i nomi”. Al momento si parla di più di 16 mila utenti che hanno condiviso il tag, chiedendo anche le immediate dimissioni dei ministri.
A lanciare la bomba è stato il canale televisivo M6, che lo scorso venerdì sera ha mandato in onda uno speciale nel corso del quale è stato mostrato al pubblico un video registrato con telecamere nascoste. Nel filmato apparirebbero anche alcuni membri dell’esecutivo francese intenti a fare festa, ma i volti sono stati oscurati, perciò non si hanno ancora conferme. Uno degli organizzatori delle varie cene, raggiunto dai microfoni di BfmTv, ha tuttavia ammesso di aver partecipato ad almeno 2 o 3 cene insieme ai ministri. Le immagini mostrate in tv hanno naturalmente provocato l’indignazione dei cittadini e sul caso la prefettura di Parigi ha già aperto un’inchiesta.
Si parla dunque di cene clandestine, che hanno avuto luogo nei ristoranti più prestigiosi della capitale francese. In particolare, per quanto riguarda l’evento mostrato in tv, ai commensali sarebbe stato proposto un menù compreso fra i 160 ed i 490 euro. Come se ciò non bastasse, nel video si vede chiaramente che nessuno indossa la mascherina. Baci e abbracci fra gli ospiti, con tanti saluti alle norme anti-contagio (quelle devono rispettarle i cittadini). Del resto ad ammetterlo, come riportato da Repubblica, è uno dei coinvolti:”Una volta che si varca la porta non c’è nessun Covid. Vogliamo che le persone si sentano a proprio agio. Questo è un club privato. Vogliamo che le persone si sentano a casa”.
“Ho chiesto al prefetto della polizia di Parigi di verificare la veridicità dei fatti in modo da, se fossero veri, perseguire gli organizzatori e i partecipanti”, ha spiegato su Twitter Gerald Darmanin, ministro dell’Interno francese. “È del tutto inaccettabile”, ha proseguito Darmanin, come riferito da LePoint. “Ogni giorno i servizi di polizia e gendarmeria intervengono nei quartieri popolari perché ci sono barbecue giganti, perché le persone non rispettano le misure. È ovvio che nei quartieri più belli della capitale la regola è uguale per tutti. Non ci sono due tipi di cittadini”. La sua vice, Marlene Schiappa, ha inoltre assicurato che, qualora la partecipazione dei ministri alle cene fosse confermata, non ci saranno sconti di alcun tipo: “Se ministri o deputati hanno infranto le regole, è necessario che ci siano multe e che siano sanzionati come qualsiasi altro cittadino”.https://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?dnt=false&embedId=twitter-widget-0&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1378709133168414722&lang=en&origin=https%3A%2F%2Fwww.ilgiornale.it%2Fnews%2Fmondo%2Fquei-ministri-cene-clandestine-scandalo-che-agita-francia-1936341.html&theme=light&widgetsVersion=e1ffbdb%3A1614796141937&width=550px