Coronavirus nel mondo, l’Olanda sospende il vaccino AstraZeneca per tutti: “Così evitiamo sprechi”
I casi di coronavirus a livello globale hanno superato la soglia dei 130 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l’università americana l’attuale bilancio complessivo dei contagi nel mondo è di 130.260.529, mentre dall’inizio dalla pandemia il Covid ha provocato un totale di 2.838.162 decessi.
Vaccini, Olanda sospende AstraZeneca per tutti
L’Olanda ha deciso di sospendere completamente l’utilizzo del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19. Lo hanno riferito le autorità sanitarie del Paese, citate dai media locali. L’organizzazione Ggd Ghor ha specificato che la decisione è stata presa di concerto da ministero della Salute e agenzia di salute pubblica. Ieri il Paese aveva deciso la sospensione del farmaco per le persone sotto i 60 anni, dopo la segnalazione di cinque nuovi casi di trombi in persone che si erano sottoposte alla somministrazione del vaccino e altri effetti collaterali in donne di età compresa fra 25 anni e 65 anni. Il Ggd Ghor ha dichiarato che in questo modo saranno “evitati sprechi”, visto che centinaia di persone sarebbero vaccinate in 70 o 80 luoghi diversi e il rapporto con le iniezioni ricavabili da ogni fiala comporterebbe il mancato utilizzo di siero.
Austria, il premier Kurz annuncia riaperture da maggio
In un videomessaggio alla popolazione in occasione della Pasqua, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz (OeVP) ha promesso che a partire dal mese di maggio si potrà prevedere di riaprire dopo i lunghi mesi di misure anti-Covid. “Con la vaccinazione degli anziani a maggio, la situazione negli ospedali si rilasserà e allora si potranno compiere i primi passi che tutti aspettano con ansia, ovvero poter finalmente vivere e godere di sport, cultura, gastronomia e ancora turismo”, ha detto il premier. Fino all’11 aprile, Vienna, la Bassa Austria e il Burgenland sono in regime di lockdown; per il momento, Kurz non ritiene necessarie misure piu’ severe per contrastare la pandemia di Covid-19 nella parte occidentale del Paese. Secondo Kurz, anche nel caso del Covid, “come sempre nella vita la cosa piu’ importante e’ l’atteggiamento interiore ed e’ importante essere sempre consapevoli che un giorno il coronavirus passera’”, ha aggiunto il cancelliere nel suo videomessaggio agli austriaci in occasione delle festivita’ pasquali.
Positivo il presidente argentino Alberto Fernández
Il presidente argentino Alberto Fernández ha reso noto di essere risultato positivo ad un test antigenico del Covid-19 nel giorno in cui festeggiava il suo 62/o compleanno. Via Twitter il capo dello Stato ha detto fra l’altro: “Volevo raccontarvi che alla fine della giornata, dopo aver verificato di avere 37,3 di febbre e di avvertire un leggero mal di testa, mi sono sottoposto ad un test antigeno il cui risultato è stato positivo”. L’equipe medica ha sottoposto l’ospite della Casa Rosada ad un test molecolare (Pcr), i cui risultati saranno noti in giornata. Aggiungo, ha precisato in un secondo tweet, che “sto fisicamente bene e, anche se avrei voluto terminare il giorno del mio compleanno senza questa notizia, sono sereno. Ringrazio dal profondo del cuore le molte manifestazioni di affetto che ho ricevuto in ricordo della mia nascita”. Fernández è stato il primo presidente latinoamericano che si è vaccinato, nel gennaio scorso, con il farmaco russo Sputnik V.
India, contagi record, il numero più alto da settembre
Il governo indiano ha confermato che nelle ultime 24 ore sono stati registrati circa 90mila casi di contagio da Coronavirus nel paese, il numero più alto da settembre, mentre il numero dei decessi ha superato i 164mila. Su Twitter, il ministero della Sanità ha precisato che le infezioni sono state 89.129, i morti 714, per un totale di 12.392.260 casi e 164.110 decessi da inizio pandemia.
In Russia superata soglia dei 100mila morti
La Russia nelle ulte 24 ore ha registrato 9.021 nuovi casi di coronavirus e 384 morti, superando così la soglia delle 100mila vittime dall’inizio della pandemia. Lo riporta il quartier generale per la lotta all’epidemia nel bollettino quotidiano, ripreso da Interfax. I morti ufficiali per Covid-19 sono infatti 100.017
GB, 7 morti dopo vaccino su 18 milioni di dosi
Sono 7 le persone morte a causa di coaguli di sangue dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca, su 18 milioni di dosi del siero anglo-svedese somministrate. Lo spiega il regolatore britannico Mhra, che ha ricevuto la segnalazione di 30 casi di problematiche del sangue. Nel dettaglio, dal 24 marzo la Mhra ha ricevuto segnalazioni di 22 casi di trombosi venosa cerebrale e di altri 8 casi di trombosi associati a carenza di piastrine, su un totale di 18,1 milioni di dosi somministrate. “La nostra revisione approfondita di queste segnalazioni sta continuando”, ha detto il direttore della Mhra June Raine in una dichiarazione.
La Florida vieta i pass vaccinali: “Limitano la libertà’”
Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha vietato l’uso di ‘pass vaccinali’àsostenendo che limitano le “liberta’ individuali”. Con un ordine esecutivo, il governatore repubblicano, convinto sostenitore dell’ex presidente Donald Trump, ha proibito agli uffici governativi di rilasciare qualsiasi “documentazione standardizzata” che certifichi che un individuo è immunizzato contro il Covid e ha vietato alle società private di richiedere una simile certificazione. “I cosiddetti passaporti del vaccino Covid riducono la libertà ndividuale e danneggeranno la privacy dei pazienti”, ha sostenuto DeSantis, che già nei giorni scorsi aveva definito l’imposizione di pass vaccinali “inaccettabile”.
Messico, 190 morti nelle ultime 24 ore
Il Messico ha registrato 190 decessi per Covid-19 nelle ultime 24 ore, per un totale di 203.854 morti. Lo ha riferito ieri il Ministero della Salute, segnalando inoltre 5.381 nuove infezioni, per un totale di 2.247.357 casi confermati. Tuttavia, il bilancio ufficiale delle vittime potrebbe essere molto più alto, dal momento che il 28 marzo lo stesso governo federale ha riferito nel suo rapporto piu’ aggiornato sulla “mortalità in eccesso” che il Paese aveva registrato 294.287 morti associate al Covid fino al 13 febbraio, dopo aver studiato i certificati di morte. Sulla base di questi dati e di quelli riportati quotidianamente, il Paese supererebbe facilmente i 300.000 decessi per coronavirus, cifra che lo collocherebbe allo stesso livello del Brasile, secondo dietro agli Stati Uniti, secondo i dati della Johns Hopkins University. Inoltre, il Messico occupa il quattordicesimo posto nel mondo per numero di contagi.
Brasile, 2.922 morti e 70 mila contagi in 24 ore e l’ Anvisa riceve richiesta per l’uso
emergenziale di farmaci anti-Covid
Il Brasile ha registrato 2.922 morti di Covid-19 e 70.238 contagi nelle ultime 24 ore. Lo rivela il Consiglio nazionale delle segreterie di salute (Conass). Il bilancio totale sale a 328.206 vittime a fronte di 12.910.082 casi accertati. L’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria del Brasile (Anvisa) ha ricevuto la richiesta per l’uso di emergenza del farmaco contro il Covid-19 sviluppato dalla multinazionale svizzera Roche. Il medicinale e’ un “cocktail di anticorpi” artificiale progettato per produrre resistenza al coronavirus (Sars-CoV-2) ottenuto dalla combinazione di anticorpi monoclonali casirivimab e imdevimab. Secondo Anvisa, le prossime 72 ore verranno utilizzate per verificare se i documenti necessari sono completi. L’azienda ha fornito un dossier da 3.626 pagine ricche di dati e informazioni sul farmaco. Successivamente sara’ avviata l’analisi della richiesta di utilizzo in emergenza che e’ effettuata da un team multidisciplinare, con specialisti nelle aree di registrazione, monitoraggio e ispezione. Il termine previsto dall’agenzia tra il processo di verifica del documento e l’esito dell’ordine e’ di 30 giorni. Tuttavia, questo periodo verra’ interrotto in caso di mancanza di documenti. In questo caso, Anvisa puo’ richiedere ulteriori informazioni al laboratorio.
La Bolivia richiede assicurazione medica agli stranieri
a Bolivia ha rafforzato ieri le misure sanitarie contro la pandemia di coronavirus richiedendo ai visitatori stranieri una quarantena di 10 giorni e un’assicurazione medica che copra le spese in caso di contagio da Covid-19. “Prima di entrare in territorio boliviano, i passeggeri stranieri che non hanno residenza permanente in Bolivia devono avere un’assicurazione sanitaria con copertura per Covid-19 che copra le spese per il loro trattamento”, ha detto in una nota la Direzione generale dell’aeronautica civile (DGAC) del governo. Devono inoltre osservare “l’isolamento per almeno 10 giorni dopo essere entrati in territorio boliviano”, e firmare “una dichiarazione giurata” sul luogo di residenza nel Paese. Dopo la quarantena, lo straniero e’ obbligato a elaborare un certificato sanitario che determina se ha o meno il coronavirus. I cittadini boliviani che tornano nel Paese non sono invece tenuti a presentare un’assicurazione medica ma devono sottoporsi a un periodo di 10 giorni di quarantena. La Bolivia, con 11,5 milioni di abitanti, conta finora 273mila contagiati e piu’ di 12.250 morti.