Alberto Zangrillo smentisce Roberto Speranza? “In Pronto Soccorso 8 pazienti su 10 con gravi patologie che non è il Covid”
“Non dobbiamo trascurare altre patologie”. Alberto Zangrillo torna a ripeterlo. Snocciolando i numeri del San Raffaele di Milano, ospedale di cui è direttore della Terapia intensiva, una cosa salta subito all’occhio: “8 pazienti su 10 sono affetti da gravi patologie che nulla c’entrano con il virus“. E in effetti i dati parlano chiaro: “Il Pronto Soccorso è molto gettonato e viaggia su una media di 120 accessi giornalieri; siamo passati da una media del 50 per cento di pazienti Covid della prima ondata al 30 per cento di ottobre, al 13 di febbraio-marzo 2021″.
In parole povere ad oggi in troppi si recano in ospedale, senza avere il coronavirus. “Bisogna correggere questa irresponsabile tendenza alla drammatizzazione: ho vaccinato personalmente nelle Rsa, ma la cosa che più mi ha colpito è stata incontrare a domicilio persone anziane che non vedono le scale di casa da più di un anno e sono convinte di morire non uscendo più dalla loro camera. La depressione e la mancanza di prospettiva uccidono più del virus“. Molta colpa è da imputare per Zangrillo a messaggi sbagliati: “Ad inizio di novembre mi sono accorto che stavo alimentando polemiche inutili e spesso cattive, comunicando in modo non allineato. Allora decisi che era meglio abbandonare. Ciò mi è servito per riconquistare un po’ di serenità con il mio gruppo di lavoro. Due cose oggi mi sono molto chiare: a voi giornalisti piacciono di più le brutte notizie e l’Italia è un Paese di santi, poeti e navigatori. Ma ora soprattutto di scienziati”.
Stesso discorso di Matteo Salvini, tanto che nei giorni scorsi – mentre il numero uno del Carroccio si batteva per la riapertura del Paese – il medico personale di Silvio Berlusconi è stato associato al leader leghista. Nulla di più sbagliato: “Che io morirò medico lo sanno ormai anche i sassi, questo però non mi deve impedire di esprimere il mio punto di vista. Salvini ha fatto una proposta molto saggia e coraggiosa ed io mi sono sentito di condividerla”.