La superlobby con banchieri, preti e Cei: ecco i complici degli scafisti che finanziano le Ong. Intercettazioni choc
talebani dellโaccoglienza di casa nostra volevano creare una super lobby con la potente associazione degli armatori danesi per fare pressioni sulla Commissione europea a favore delle Ong del mare. Non solo: giornalisti, banche politicamente corrette e prelati compiacenti davano una mano. Ed i responsabili di Mediterranea saving humans erano pronti a coinvolgere una โdiocesiโ per fare arrivare come โdonazioneโ soldi da Copenaghen oggetto di unโinchiesta della procura di Ragusa. 125mila euro pagati allโex disobbediente Luca Casarini e soci dallโarmatore danese Maersk per avere trasferito, da una loro petroliera, sulla nave โumanitariaโ Mare Jonio, 27 migranti poi fatti sbarcare in Italia. Per non parlare del ruolo di Banca Etica, non indagata, dove รจ arrivato il bonifico dei danesi, al corrente dei piani lobbystici dei talebani dellโaccoglienza della Ong italiana.
Nelle carte dellโinchiesta per favoreggiamento dellโimmigrazione clandestina della procura di Ragusa con 8 indagati (Pietro Marrone, Giuseppe Caccia, Alessandro Metz, Luca Casarini, Alessandra Sciurba, Agnese Colpani, Giuseppe Fabrizio Gatti e Iaon Georgios Apostolopoulos) si specifica che il 7 ottobre 2020, un mese dopo lo sbarco dei migranti il capo missione Caccia, un tempo assessore dei Verdi a Venezia, vola a Copenaghen. Non solo per chiedere alla Maersk i soldi, che allโinizio erano 270mila, ma poi sono stati ridotti a 125mila euro. Anche โper una diversa concorrente finalitร , allo scopo di avviare un dialogo costruttivo con i rappresentanti dellโassociazione danese degli armatoriโ. Niente di male se non fosse per il fatto che i danesi โvivamente compiaciuti per la felice conclusione della vicenda Maersk Etienneโ (la petroliera da dove lโ11 settembre la Mare Jonio aveva trasbordato i migranti portandoli a Pozzallo ndr) hanno โpreannunciato il proprio sostegno politico e materiale, nella prospettata opportunitร di discutere dellโarticolazione di forme, allo stato, del tutto inedite di coordinamento tra le organizzazioni armatoriali europee ed il mondo del soccorso civile in mare (โฆ) nella fase critica del confronto con Stati riluttanti a favorire il disimbarcoโ dei migranti, si legge nelle carte. Il progetto prevede una specie di lobby, che eserciti pressione sulla Commissione europea a Bruxelles โaffinchรจ non si ripetano piรน situazioni in cui le navi mercantili siano ostaggio delle โnon scelte del governoโ e da questo riuscire a sviluppare un rapporto con il mondo del soccorso civile in mare, dando il loro sostegnoโ. La petroliera dei 27 migranti trasbordati dalla Ong era ferma da oltre un mese e perdeva decine di migliaia di euro al giorno. Mediterranea saving humans ha risolto il problema portando i migranti in Italia ed i danesi hanno sganciato 125mila euro
Caccia informa del viaggio in Danimarca e dellโintenzione degli armatori danesi di sostenere โsia politicamente che materialmenteโ la Ong il vicepresidente di Banca Etica, Nazareno Gabrielli, non indagato, uomo forte dellโistituto politicamente corretto che aveva sostenuto lโacquisto di Mare Jonio con 400mila euro di finanziamento.
โNazareno gli risponde (a Caccia ndr) che si tratta di una cosa importanteโ si legge nelle carte di Ragusa. Lโincontro e la comunanza di idee fra armatori danesi e talebani dellโaccoglienza nostrani viene addirittura sancito da reciproci tweet, ovviamente senza fare cenno allโaccordo pecuniario con la Maersk sui 125mila euro, che a fine novembre arriveranno sul conto della societร armatrice di Mare Jonio nella filiale di Bologna di Banca Etica. Lโistituto che non fa affari โsporchiโ non รจ lโunico in rapporti con i talebani dellโaccoglienza. Casarini insiste al telefono un paio di volte su un presunto prestito o finanziamento di Banca Intesa di 20mila-30mila euro. Lโex disobbediente insiste su โBanca Intesaโ per โsapere se gli daranno quanto richiestoโ.
Alla ricerca di un sistema per fare arrivare in Italia i soldi dei danesi Caccia ipotizza al telefono con Casarini, il 13 novembre, di utilizzare un certo โdott. Paolo Wolf specialista medicina nucleare a Veneziaโ non si capisce bene con quale ruolo. โOppure in altro modo per motivi fiscali (โฆ) si potrebbe fare una โdonazione ad una diocesi della Chiesa cattolica italiana (โฆ)โ viene riportato nellโinchiesta. Alcuni prelati sembrano dare man forte alla Ong di Casarini e soci. Il 20 settembre proprio Casarini, che รจ solo un dipendente dalla societร armatrice di Mare Jonio, ma in realtร sembra uno dei dominus, sollecita il viaggio a Copenaghen โil prima possibile, perchรฉ Don Gianni De Robertis (โฆ) mi chiamava per dirmi Luca, il progetto รจ ok ed รจ sicuro!โ. E Casarini aggiunge: โAbbiamo i creditori alle calcagnaโ per i debiti di Mare Jonio. Non รจ chiaro a quale progetto faccia riferimento De Robertis, direttore generale dellโinfluente Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana.
Non รจ lโunico prelato molto vicino ai talebani dellโaccoglienza. Caccia, si legge nelle carte, โesamina con don Mattia Ferrari (parroco di Nonantola, sostenitore di Mediterranea saving humans) questioni spicce, relative alla difficoltร di reperire fondi, tacendo del viaggio a Copenaghen, si lascia scappare una appena impercettibile indiscrezione: โโฆa parte i debiti mostruosi che abbiamoโฆ insomma sono perรฒ anche in attesa di notizie di altre cose che dovrebbero migliorarci la vitaโ. Non mancano i rapporti privilegiati con i giornalisti: โCaccia una volta incassato il compenso dalla Maersk (30.11.20), comunicava, con toni trionfalistici, la notizia di avere portato a termine (โฆ) una assai lucrosa โoperazione commercialeโ; rivolgendosi ai numerosi referenti del mondo della stampa oltre che ad alcuni tra i piรน affidabili sostenitori del progetto Mediterraneaโ. Ovviamente โglissava sui dettagli dellโoperazione avendo cura di celare il fatto che lo sbandierato exploit commerciale avesse, in realtร , tratto origine da una laboriosa negoziazioneโ con i danesi dellโaffare migranti. Fin dallโinizio il business era chiaro e Caccia parlando con Casarini il 17 novembre spiega intercettato โche il problema non รจ se (avranno i soldi) ma รจ come (in che modo avranno i soldi)โ. Ed i 125mila euro sono arrivati il 30 novembre.
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