Dante censurato: cancellate le frasi contro Maometto “per non offendere gli islamici”
Nella traduzione in fiammingo dell’opera, a cura di Lies Lavrijsen, il personaggio viene rimosso per non essere “inutilmenti offensivi”, ha detto l’editore Blossom Books. Ne dà notizia il quotidiano belga di lingua olandese De Standaard. E il caso viene ripreso dal giornalista Giulio Meotti nella sua newsletter. Il traduttore di Anversa Lies Lavrijsen ha rimosso le parole su Maometto. “In Dante, Maometto subisce un destino crudo e umiliante, solo perché è il precursore dell’Islam”, dice l’editore Myrthe Spiteri.
I versi che Dante dedica a Maometto tendono a ridicolizzare il Profeta. E naturalmente vanno contestualizzati. Il che è certo meglio di una censura. Dante lo paragona a una botte sfondata, quel dannato gli appare aperto e spaccato dal mento fino all’ano, “da dove si scoreggia”. Gli si vedevano le interiora e anche il “sacco che trasforma quel che si mangia in feci”. I due si parlano e Maometto dice a Dante: “Osserva come è malmesso Maometto, tutto storpiato! Davanti a me se ne va in lacrime mio genero Alì, con il volto squarciato dal mento alla fronte”. Maometto si trova nella nona bolgia, dove sono puniti i seminatori di discordie. Le accuse di islamofobia a Dante non sono una novità. Già anni fa c’erano state associazioni, come Gherush92, organizzazione di ricercatori consulente dell’Onu, che aveva proposto di non farlo studiare nelle scuole proprio per il modo irrispettoso in cui trattava il fondatore dell’Islam. Lo scrive iSdI.