Vittorio Feltri contro Enrico Letta: “Ius soli? Una scelta raccapricciante. Sono gli italiani che devono essere soccorsi”
Il nostro titolo di oggi in prima pagina sembra uno scherzo. Magari lo fosse. Invece riflette una realtà italiana che appare qualcosa di simile a una brutta barzelletta. Le scuole purtroppo sono chiuse, come tutto il resto, e le nostre istituzioni vaccinano gli insegnanti che non insegnano. Intanto i vecchi sono costretti ad aspettare una convocazione che non arriva: non vengono immunizzati con celerità perché lo Stato è disorganizzato e non dispone di dosi a sufficienza. Dai tempi non lontani del governo Conte non mi risulta ci sia un evidente miglioramento.
Si continua ad andare avanti alla carlona nonostante non si possa dire che Draghi sia uno sprovveduto. Vabbè, sforziamoci di conservare fiducia nel nuovo esecutivo. Tuttavia ciò non deve impedirci di segnalare le sciocchezze che caratterizzano questo momentaccio. Fabrizio Rondolino e, in alto a sinistra, la copertina del suo libro sul Pci Cambiamo discorso per carità di patria. Ieri mi sono dedicato al Pd che ha mutato segretario politico: Enrico Letta infatti ha sostituito Nicola Zingaretti al vertice. E le sue prime mosse ci confermano che egli garantirà la peggiore continuità nelle scelte dementi del partito, da lustri dedito a scontentare il proprio esiguo elettorato causa una crisi irreversibile.
Il novello capo ha esordito affermando che la priorità, cioè la cosa che gli sta maggiormente a cuore, è la concessione agli immigrati dello ius soli, che significa diritto del suolo. In pratica chi nasce in Italia deve ottenere la cittadinanza. Insomma se una coppia di clandestini vive qui e a un certo punto mette al mondo un bimbo, questi merita di essere un nostro connazionale. Con i guai che dobbiamo affrontare quotidianamente, e non mi riferisco soltanto al virus, il neosegretario degli ex comunisti ed ex democristiani di sinistra non pensa a soccorrere gli abitanti della penisola, bensì si straccia le vesti allo scopo di aiutare coloro che sbarcano abusivamente lungo le nostre coste. Ritengo si tratti di una scemenza che si aggiunge a tante altre collezionate dal Pd.
Viviamo in una situazione sanitaria ed economica drammatica, però Letta non se ne è neppure accorto: piuttosto si adopera a regolarizzare quelli che entrano illegalmente nel nostro disgraziato Paese. Siamo di fronte a una insensatezza raccapricciante la quale ci fa capire dove andremo a parare: i progressisti hanno un diverso leader, tuttavia la solfa è la stessa: ci aspettiamo, per completare l’opera, una ulteriore ondata di antifascismo guidata dal prode Enrico. Il quale in mancanza di idee originali rispolvererà la lotta alle inesistenti camicie nere, morte e sepolte 70 anni fa, quindi non in grado di difendersi. D’altronde, comprendiamo: scatenare una lotta contro un nemico defunto è abbastanza facile oltre che da vigliacchi.