All’Aquila crolla un palazzo danneggiato dal sisma. Morti sotto le macerie due operai
Non ce l’hanno fatta i due operai rimasti sotto le macerie per il crollo di un edificio nella zona rossa di San Pio delle Camere (L’Aquila), nel corso di lavori di ristrutturazione post terremoto. Al momento sono in corso le operazioni di recupero dei corpi da parte dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri dell’Aquila. Le vittime sarebbero due uomini, un rumeno di 42 anni e un macedone di 61 anni.
Come riporta il quotidiano Il Centro i due operai sono di una ditta che stava demolendo un fabbricato nel centro storico di San Pio delle Camere, nell’ambito di un intervento di ricostruzione di uno stabile danneggiato dal terremoto del 2009. I soccorritori hanno fatto di tutto per cercare di arrivare prima possibile ai due in modo da poterli estrarre vivi da calcinacci, travi e mattoni.
La dinamica dell’incidente dell’Aquila
Secondo quanto emerso finora, nel cantiere stavano lavorando 6 persone. Quattro di loro avrebbero fatto in tempo a scappare. I due operai stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione all’interno della casa di un aggregato in zona rossa quando all’improvviso l’edificio è venuto giù tutto. Nello specifico, un muro sarebbe crollato a causa delle vibrazioni provocate da un versante del fabbricato dove era in atto la demolizione. I due operai sarebbero stati trascinati nella parte più bassa dove si trova una sorta di tunnel. I vigili del fuoco hanno scavato a lungo sotto le macerie, sperando di trovare i due uomini ancora in vita.
Operai morti all’Aquila: il cordoglio della Cisl
“Un fatto grave che ci addolora la morte sul lavoro di due operai a San Pio delle Camere. L’ennesima tragedia che chiama in causa la mancanza di prevenzione e l’insufficienza dei controlli. Senza sicurezza non c’è dignità del lavoro”. Lo scrive il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, su Twitter, commentando la morte dei due operai in provincia de L’Aquila, mentre stavano demolendo un edificio danneggiato dal terremoto.