Aborto, il Piemonte dà spazio alle associazioni ProVita. La sinistra va fuori di testa

Reazioni furibonde, a sinistra, per la decisione della giunta di centrodestra della Regione Piemonte di dare spazio alle associazioni ProVita all’interno dei consultori, nell’ambito di un impegno per la prevenzione dell’aborto. Sull’assessore che si è fatto promotore dell’iniziativa, Maurizio Marrone di FdI, è piovuto tutto il consueto repertorio di accuse e insulti del caso: «Misogino»; portatore di una «mentalità patriarcale»; «oscurantista»; sostenitore di «una furia ideologica, violenta e ipocrita». Tutte accuse che piuttosto, a ben vedere, si adattano perfettamente a chi le muove.

La Regione promuove la tutela della vita

Marrone, infatti, con il bando della Regione Piemonte che apre i consultori alle associazioni che hanno nello statuto la «finalità di tutela della vita fin dal concepimento» non ha fatto altro che dare seguito alla parte della legge 194 che esorta a fare il possibile per evitare che le donne siano costrette a giungere alla scelta dell’aborto. E, non a caso, quel bando contro cui la sinistra si scaglia con tanta violenza, promettendo anche ricorsi al Tar, è già passato due volte indenne al vaglio della giustizia piemontese.

Sinistra furibonda per la scelta del Piemonte

Dunque, quella della giunta Cirio si connota come un’iniziativa inattaccabile sia nel merito sia dal punto di vista della sua realizzazione formale. Ma per la sinistra resta inaccettabile, come inaccettabile era stato lo stop del Piemonte alla pillola per l’aborto “fai da te”. Perché, in fin dei conti, da quelle parti a essere inaccettabile è il principio che la vita si possa anche tutelare e non solo accompagnare felicemente alla soppressione.

Gli attacchi all’assessore Marrone

«In Piemonte sembra riaffacciarsi il delirio oscurantista e ideologico dell’assessore Marrone, Fratelli d’Italia», ha commentato il sindaco di Torino Chiara Appendino. «La posizione dell’assessore Marrone è vergognosa e nasconde una mentalità patriarcale e misogina», ha detto poi la vicecapogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo. E poi l’immancabile Laura Boldrini. «È inaccettabile – ha detto – che siano calpestate le conquiste ottenute dopo anni di lotte. E deve essere chiaro che faremo sentire in ogni luogo la nostra voce, chiedendo anche al governo di intervenire per garantire la libertà di scelta».

«Evitare gli aborti per problemi finanziari»

«È incredibile che le femministe e la sinistra scatenino una simile tempesta in un bicchier d’acqua solo perché come Regione Piemonte abbiamo deciso di dare agibilità a quelle associazioni di volontariato disponibili ad aiutare, con un sostegno economico e sociale, donne che altrimenti finirebbero per abortire solo per problemi finanziari», ha commentato Marrone in un colloquio con La Verità. «È inutile che annuncino ricorsi al Tar. La delibera di giunta è già uscita indenne, per ben due volte, da giudizi ormai definitivi del Tribunale piemontese. Quindi – ha concluso Marrone – è a prova di bomba».

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