Mascherine cinesi ai deputati, vittoria di FdI: la Camera le ritira. Delmastro: «Comprare italiano» (video)
Il caso delle mascherine cinesi fornite ai deputati, denunciato dal parlamentare di FdI Andrea Delmastro, ha agitato l’apertura della seduta di oggi alla Camera. Le mascherine, infatti, sono state ritirate, ma lo scivolone resta. E il fatto che Delmastro ne abbia chiesto conto al presidente Roberto Fico, con un intervento puntuale sulla difesa delle produzioni italiane, ha mandato in tilt la maggioranza e alla fine è dovuta intervenite la presidente di turno, la Cinquestelle Maria Edera Spadoni. «L’ufficio di presidenza farà un’istruttoria per capire come siano andate le cose», ha assicurato.
I dispositivi erano sicuri?
«Dopo la mia denuncia di ieri alla Camera, le mascherine FFP2 cinesi, improvvidamente poste a disposizione dei deputati, sono state tutte rimosse. Sappiamo – ha sottolineato Delmastro – che il presidente Fico non ci sente quando chiediamo di sostenere negli acquisti le aziende italiane. Sappiamo che questa maggioranza senza Patria non comprende il valore simbolico di acquistare italiano. E quindi dobbiamo concludere che vi fossero anche problemi di sicurezza per i dispositivi acquistati in Cina».
Delmastro: «Fico si impegni a comprare italiano»
«Si accerti subito la capacità filtrante e per il futuro il presidente Fico si assuma l’impegno di comprare italiano. La riconversione delle aziende italiane alla produzione di dispositivi di sicurezza – ha ricordato il deputato di FdI – è uno dei simboli della rinascita che merita attenzione». Delmastro quindi ha invitato a sostenere «acquistando proprio da quelle aziende riconvertite, che hanno il divieto di esportazione e che hanno assistito alla follia di un commissario e di un governo che acquistava in massa dai cinesi. Peraltro, spesso, senza che fosse garantita la sicurezza».
Mascherine cinesi alla Camera: la vittoria di FdI
«Oggi abbiamo vinto, ottenendo la rimozione delle mascherine, ma – ha avvertito Delmastro – non ci arrenderemo». «Mai più dispositivi cinesi nella casa degli italiani», ha concluso il deputato di FdI, suscitando le proteste di Leu e costringendo la presidente di turno dell’Aula a farsi carico della richiesta di chiarezza.