Matteo Renzi e l’Airbus da 168 milioni? Il documento: così il M5s non fece nulla per riavere i soldi
Un documento riporta che la proposta dell’Aeronautica militare, sull’Airbus 340 dell’Alitalia voluto da Matteo Renzi costato milioni di euro ( un leasing da 168 milioni 205mila euro con Etihad, Emirati Arabi) e dismesso successivamente dai Cinquestelle, per tentare di non perdere del tutto l’investimento non fu mai presa in considerazione dai governi Gentiloni e Conte I, in particolare dal ministro grillino della Difesa, Elisabetta Trenta. Anzi due big grillini, come Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, furono protagonisti dello show mediatico seguito dal totale abbandono dell’aereo, che è attualmente parcheggiato a Fiumicino, scrive il Giornale.
I vertici dell’Aeronautica sconsigliarono vivamente l’operazione di acquisto a Renzi, perché il prezzo dell’aereo era di non più di 70 milioni di euro. L’ex premier addirittura pretese il Wi-Fi per la modica cifra di 3 milioni euro, quando esistevano già apparati radio molto avanzati per sopperire a quella mancanza. Il contratto per la rete internet, però, fu firmato sotto l’amministrazione del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. E a fine 2017, secondo il documento dell’Areonautica, “il velivolo, impiegato da equipaggi del 31° Stormo, svolgeva una limitata attività di volo (382 ore aggiornate alla data del 30 novembre) rispetto al perimetro autorizzato e contemplato dal contratto”. Infatti l’aereo avrebbe potuto essere utilizzato per portare i militari impegnati in missione all’estero, ma l’allora premier Paolo Gentiloni non diede risposta. La richiesta fu fatta anche al nuovo esecutivo gialloverde con Conte premier. Il no dei grillini fu categorico: protagonisti Di Maio e Toninelli che vollero comunque il totale abbandono dell’aereo.