L’allarme degli 007: col Covid predatori esteri scatenati per mettere le mani sulle aziende italiane
La pandemia usata da «attori esteri»come arma strategica contro l’Italia e la sua economia. È il quadro che emerge dalla relazione annuale dei Servizi di informazione e sicurezza al Parlamento. La crisi da Covid, si legge, «ha messo in luce in modo ancora più marcato la postura aggressiva di attori esteri» contro le aziende italiane. Attori che sono «determinati a conseguire posizioni di leadership commerciale e tecnologica in aderenza ad obiettivi e indirizzi di carattere geopolitico». Nella relazione si parla quindi di innalzamento dei rischi per «il Sistema Italia» e di «azioni di tipo predatorio-speculativo».
L’attacco agli «asset pregiati»
La congiuntura, si legge nella relazione dell’Intelligence italiana, «ha reso più concreto il pericolo che attori esteri, favoriti anche dall’accesso a forme di finanziamento con finalità extraeconomiche, si ponessero quali acquirenti di asset pregiati in Italia, con prospettive di spostamento dei centri decisionali e produttivi al di fuori dei nostri confini e/o di perdita di know how, a detrimento della competitività del tessuto economico nazionale». L’incremento dei rischi, però, non riguarda solo gli asset strategici, ma anche le piccole e medie imprese, particolarmente esposte a seguito della crisi.
Le aziende italiane indebolite dal Covid
Gli 007, infatti, hanno evidenziato come le «posture aggressive» e le «azioni di tipo predatorio e speculativo» si siano indirizzati contro «gli assetti proprietari di imprese che, pur dotate di un patrimonio di know how produttivo e di un portafoglio clienti significativo, hanno conosciuto una prolungata fase di difficoltà connessa alle conseguenze economiche della pandemia». Questa «vulnerabilità» è «tanto più pronunciata per le aziende di piccole e medie dimensioni. Anche con riguardo – si legge nella relazione dei servizi di sicurezza – alla loro capacità di proiezione sui mercati esteri, in presenza, oltretutto, di player stranieri non sempre vincolati a condizioni di leale concorrenza».
Delmastro: «Il governo agisca contro gli speculatori»
«Mentre il governo continua a balbettare su ristori e cassa integrazione, i nostri servizi segreti non smettono di segnalare le subdole manovre degli speculatori stranieri», ha commentato il deputato di FdI, Andrea Delmastro. «La strategia di chi vuole affossare la competitività del Made in Italy è chiara: acquisire aziende in difficoltà per spostare produzioni e competenze al di fuori dei confini nazionali. Depredando la nostra nazione della sua storia di eccellenze e operosità». «Tutto questo – ha avvertito Delmastro – è gravissimo e pericoloso. Serve un deciso cambio di passo rispetto al passato. Il governo – ha concluso il deputato di FdI – abbia il coraggio di affrontare questi temi in Parlamento. Dobbiamo lottare per mantenere viva la dimensione industriale dell’Italia».