Foibe, «Stop contributi ai negazionisti»: in Veneto passa la mozione di FdI. Batosta per l’Anpi

Stop ai contributi alle associazioni «che si macchiano di riduzionismo e di negazionismo nei confronti del dramma delle Foibe». È quanto prevede la mozione approvata dal consiglio regionale veneto, primo firmatario il capogruppo di FdI Raffaele Speranzon. La mozione, che esorta la giunta del Veneto a dare un segnale concreto ai negazionisti delle foibe, ha ricevuto il voto contrario della sinistra.

Dal Veneto una batosta ai negazionisti delle foibe

Speranzon ha parlato di «enorme soddisfazione» per il sì al testo che chiede la sospensione dei contributi ai negazionisti delle foibe. E ha stigmatizzato come «vergognoso» il voto contrario dell’opposizione. «È la dimostrazione che in consiglio regionale siede un’opposizione che ancora oggi – ha sottolineato l’esponente di FdI – non sa fare i conti con la propria storia». Speranzon quindi ha ricordato la pratica diffusa a sinistra di omettere «di riconoscere le gravissime responsabilità dei comunisti, anche italiani, che dopo aver simpatizzato per i loro compagni jugoslavi infoibatori, hanno prima discriminato i profughi giuliano dalmati e poi per decenni insabbiato il dramma vissuto da nostri connazionali».

Il caso Anpi e le offese alla memoria di Norma Cossetto

Speranzon quindi ha citato il caso dell’Anpi sotto le cui «insegne ancora oggi si presentano iniziative editoriali inaccettabili». Il capogruppo di FdI ha ricordato quelle in cui «si offende la memoria di Norma Cossetto, e in generale delle vittime giuliano dalmate, per nascondere i crimini del comunismo internazionale, di cui la vicenda delle Foibe e dell’esodo – ha concluso Speranzon – è uno dei capitoli, che ha insanguinato il mondo con decine di milioni di vittime».

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