Impeachment, Donald Trump assolto al Senato
57 a 43. Per la seconda volta l’ex presidente Usa Donald Trump è stato assolto nel processo di impeachment, giudicato non colpevole dell’accusa di istigazione all’insurrezione per l’assalto dei suoi sostenitori al Campidoglio il 6 gennaio scorso.
Sono solamente sette, infatti, i repubblicani che si sono uniti ai democratici votando a favore della messa in stato di accusa del tycoon, ossia Richard Burr, Bill Cassidy, Susan Collins, Lisa Murkowski, Mitt Romney, Ben Sasse e Pat Toomey. Per la condanna era necessaria la maggioranza dei due terzi del Senato (composto da 100 seggi) e dunque il voto di 17 repubblicani. Il processo di impeachment a carico di The Donald era iniziato lo scorso 13 gennaio: secondo i democratici, Donald Trump era colpevole di aver incitato i suoi sostenitori ad assaltare il Campidoglio.
Trump: “Caccia alle streghe”. E rilancia il suo movimento patriottico
L’assoluzione lascia aperta a Trump la possibilità di candidarsi nel 2024, anche se i democratici hanno lasciato intendere che potrebbero tentare di sabotare la sua candidatura invocando il 14 ° emendamento. “Voglio innanzitutto ringraziare il mio team di avvocati per il loro instancabile lavoro a favore della giustizia e della difesa della verità” ha dichiarato al termine del processo l’ex presidente Usa Donald Trump, in una dichiarazione riportata dai media internazionali. “I miei più sentiti ringraziamenti – aggiunge -anche a tutti i senatori e membri del Congresso degli Stati Uniti che si sono schierati con orgoglio per la Costituzione che noi tutti veneriamo e per i sacri principi legali nel cuore del nostro Paese”. Trump ha condannato il processo di impeachment come “un’altra fase della più grande caccia alle streghe nella storia del nostro Paese”. “Il nostro movimento storico, patriottico e bellissimo per rendere di nuovo grande l’America, Make America Great Again, è appena iniziato. Nei mesi a venire ho molto da condividere con voi e non vedo l’ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per raggiungere la grandezza americana per tutta la nostra gente. Non c’è mai stato niente di simile”, ha sottolineato l’ex presidente Usa
L’accusa: “Dimostrato che Trump ha tradito il suo Paese”. Testimoni esclusi all’ultimo
Secondo il leader della maggioranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha definito il voto “anticamericano” e ribadito l’ex Presidente Usa “ha ispirato, diretto e spinto una folla per impedire violentemente il trasferimento pacifico del potere, sovvertire la volontà del popolo e mantenere illegalmente il potere”. “Abbiamo dimostrato che ha tradito il suo Paese, abbiamo dimostrato che ha tradito la Costituzione, abbiamo dimostrato che ha tradito il suo giuramento. Senatori, questo processo in ultima analisi non riguarda Donald Trump, il paese e il mondo sanno chi è Donald Trump. Questo processo riguarda chi siamo, chi siamo” ha dichiarato prima del voto il rappresentante dell’accusa Jamie Raskin, intervenendo in Senato a Washington.
In quella che Fox News definisce una “folle giornata ricca di colpi di scena”, a sorpresa non sono stati chiamati testimoni nel processo di impeachment a carico di Donald Trump, anche se il Senato aveva votato sabato mattina in senso contrario. Gli avvocati di Trump e i rappresentanti dell’accusa hanno raggiunto un accordo a sorpresa nel pomeriggio. Il Senato aveva votato 55-45 per estendere il processo convocando testimoni a testimoniare, con cinque repubblicani che si sono uniti a tutti i democratici, fra cui Susan Collins del Maine, Lisa Murkowski dell’Alaska, Mitt Romney dello Utah, Ben Sasse del Nebraska e Lindsey Graham della Carolina del Sud, che ha cambiato il suo voto negli ultimi minuti.
“Ecco perché l’ex Presidente è innocente”
“Donald Trump è innocente. In nessuna delle registrazioni presentate durante il processo di impeachment vi è, da parte sua, istigazione alla rivolta”, ha affermato durante il dibattito il suo avvocato difensore, Michael van der Veen, nell’argomento conclusivo al processo in Senato, denunciando “il tentativo disperato” dell’accusa di salvare il caso. “Dall’inizio alla fine, questo impeachment è una vendetta politica” ha sottolineato van der Veen, come riporta l’agenzia Adnkronos. L’accusa ha “violentemente violato” le norme processuali presentando, nell’argomentazione finale, prove che non erano state accettate nel dibattimento, ha aggiunto, precisando che il caso non ha avuto alcun riferimento a leggi, alla costituzione o al Primo emendamento. “La glorificazione della rivolta civile da parte di giornalisti e politici durata anni” ha creato il clima per quello che è accaduto il sei gennaio, un assalto portato a termine da “sinistra e destra”, ha aggiunto van der Veen, accusando i manager dell’impeachment di aver “fabbricato” le prove, “inammissibili in qualsiasi tribunale”, e di essersi macchiati di “frode”. Van der Veen ha sottolineato che “i democratici sono stati ossessionati da un impeachment contro Trump dall’inizio del suo mandato” e ora che “è un privato cittadino senza incarico hanno messo in piedi questo processo show”, ha aggiunto l’avvocato.