Mario Draghi furioso con i 5 Stelle. Retroscena: hanno sospeso il voto su Rousseu per far fuori la Lega
Il Draghi furioso. Il premier incaricato sarebbe rimasto sconcertato dalla decisione grillina di sospendere il voto su Rousseau. La mossa dei 5 Stelle, infatti, non fa altro che ritardare le azioni necessarie al Paese per riprendersi dalla crisi dovuta al Covid. L’ex presidente della Bce, infatti, vorrebbe “cominciare a lavorare per debellare il virus – come spiegano dal suo entourage – in modo da far ripartire anche l’economia”. Il primo impegno, insomma, è debellare il Covid e i ritardi dei pentastellati rappresentano solo un ostacolo alla risoluzione dell’emergenza.
Stando al retroscena di Marco Antonellis, comunque, l’obiettivo dei grillini non è quello di aspettare un discorso pubblico di Draghi prima di votare su Rousseau. Il loro vero obiettivo sarebbe togliere di mezzo Matteo Salvini. In particolare i 5 Stelle si sarebbero presi del tempo proprio per permettere al premier incaricato di disfarsi dell’appoggio della Lega. Tra l’altro lo stesso Grillo ieri, nel video pubblicato dopo le consultazioni, aveva detto: “Non deve entrarci la Lega, perché la Lega di ambiente non ha mai capito nulla. E Draghi mi ha detto: non lo so. Vediamo, vediamo”.
In particolare, come rivela sempre Antonellis, il timore dei grillini e dei dem è la nascita di un asse tra Renzi e Salvini. Un asse che potrebbe prendere il sopravvento su M5s e Pd. Intanto anche i renziani osservano la situazione con attenzione: “I paletti li mette Mattarella, non Grillo, e il Quirinale ha espressamente chiesto il sostegno di tutti”. Inoltre, secondo un renziano vicino al leader di Italia viva, “dire di no alla Lega significati dire di no a Mattarella”.