Lega ancora prima, FI cresce. E il Pd continua a perde voti
Morto un Papa se ne fa subito un altro. Solo pochi giorni fa Giuseppe Conte era l’uomo più amato, acclamato e invidiato d’Italia.
Aveva la maggioranza in Parlamento, da un anno teneva sotto scacco l’Italia con i dpcm e, così più importante, la maggior parte degli italiani lo considerava l’uomo della provvidenza. Poi qualcosa si è rotto, Sergio Mattarella ha detto basta e oggi Giuseppe Conte sembra essere un lontano ricordo. Mario Draghi ha completamente soppiantato Giuseppi negli indici di gradimento degli italiani e dalle parti dei partiti la Lega continua a dominare la scena, seguita dal Pd. Il Movimento 5 Stelle ha esaurito il suo combustibile e la sua parabola discendente è inesorabile.
Mario Draghi non è un nome pop. Fino a una settimana fa in tanti ne conoscevano il nome solo perché la sua firma compare sulle banconote dell’Euro. Eppure è uno degli italiani più influenti nel mondo economico a livello planetario. Il solo pronunciare il suo nome incute timore reverenziale al di là dei confini nazionali. Oggi viene acclamato come salvatore della Patria e, forse, dopo il Conte-bis non è nemmeno sbagliato considerarlo tale. È difficile trovare qualcuno che in queste ore non lo abbia elogiato e così anche l’opinione pubblica sembra aver assorbito una buona dose di fiducia in lui, tanto che i 2/3 degli italiani intervistati da Demos hanno detto di essere felici della scelta fatta dal capo dello Stato: ben il 71%. La Repubblica spiega che la ripartizione varia a seconda dei partiti di appartenenza ma è comunque una scelta maggioritaria. Tra gli elettori del Pd, per esempio, è all’85% circa mentre tra i simpatizzanti di Lega e Fratelli d’Italia si ferma al 70%, che è comunque un’ottima percentuale. Un risultato notevole per Mario Draghi, che in pochi giorni ha superato Giuseppe Conte, senza essere ancora stato nominato presidente del Consiglio, ma solo incaricato.
Tra i partiti continua la cavalcata della Lega di Matteo Salvini. I risultati dell’Atlantepolitico, riportati da La Repubblica, indicano che il Carroccio attualmente gode del 22,8% del gradimento nazionale e in caso di elezioni, se i sondaggi venissero rispettati, sarebbe il primo partito italiano. Ma è il partito di Giorgia Meloni che sembra aver messo il turbo e che procede con un’ascesa inesorabile. Oggi, Fratelli d’Italia convince circa il 16,10% degli italiani e continua a crescere nelle simpatie, tanto che Giorgia Meloni potrebbe anche aspirare alla leadership della coalizione di centrodestra. Continua a crescere nei consensi anche Forza Italia.
Il Pd di Nicola Zingaretti continua ad arrancare alle spalle della Lega, da cui è staccato di quasi due punti percentuali. Il partito dem si ferma al 20,9% dei consensi per il momento, che provengono per lo più dalle fasce di età ppiù avanzate. Italia viva alle elezioni avrebbe consensi marginali e il Movimento 5 Stelle non sembra arrestare la sua corsa al ribasso dopo l’exploit del 2018.