Matteo Salvini a Mario Draghi: “Scelga tra la Lega e M5s”. Il Carroccio da solo alle consultazioni
Primo giorno di consultazioni di Mario Draghi. Il premier incaricato a cominciato con i partiti minori e terminerà sabato con la Lega. Il calendario è stato reso noto: l’ex presidente della Bce ha già incontrato la delegazione di Azione e +Europa e ha ricevuto, come si sapeva, un primo sì. Domani venerdì 5 febbraio sarà la volta di Iv, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Pd, sabato 6 toccherà alla Lega e al M5S.
Confermato dunque che il centrodestra non si presenterà più unito alle consultazioni. In questo contesto si inserisce anche il primo stop di Salvini a Draghi, nonostante, in un primo momento, sembrava essere più attendista sul governo presieduto dall’economista. Oggi alla Camera, con i giornalisti, è stato chiaro facendo capire che sta iniziando a sfilarsi dallo schieramento che si appresta a sostenere SuperMario. “Difficile governare con chi mi ha mandato a processo. Se mettessi davanti l’interesse di partito starei fuori a dare la colpa a Conte e Renzi. Intanto continuano a chiudere aziende. Ma Draghi dovrà scegliere tra la Lega e Grillo”, il pensiero del leader del Carroccio, confermato pochi minuti fa davanti alle telecamere.. Un passo importante che, se da un lato, raffredda l’ipotesi di una Lega più istituzionale, avvicina di nuovo il Carroccio sulla linea di Fratelli d’Italia.
Salvini ha poi confermato che il fronte delle opposizioni andrà diviso alle consultazioni “È meglio che ognuno dica liberamente quello che ha in testa. Noi non siamo costretti a fare nulla controvoglia, l’unità del centrodestra è un valore, governiamo in 14 regioni su 20”. Lo stesso Silvio Berlusconi, scrive il Corriere della Sera, ha dato il suo sostegno a Draghi, “determinando la spaccatura del centrodestra, che non andrà più unito alle consultazioni”. Prende così corpo l’ipotesi di un governo Draghi sostenuto dalla “maggioranza Ursula” che va dai Cinquestelle a Forza Italia.