L’ultimo boicottaggio dell’Ue contro il Made in Italy: “Vino e salumi sono cancerogeni”

Nuovo attacco al Made in Italy agroalimentare da parte della Commissione Ue. Con il pretesto della lotta al cancro, infatti, Bruxelles vuole cancellare i fondi per promozione di vino, carni e salumi e introdurre etichette simili a quelle delle sigarette, che li bollino come cancerogeni. Le proposte, che sono contenute nel nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei”, finirebbero per connotarsi in realtà come l’ennesimo colpo a uno dei nostri settori d’eccellenza. E, non a caso, hanno provocato la sollevazione delle associazioni di categoria, alcune delle quali si sono rivolte anche al Commissario italiano all’Economia, Paolo Gentiloni, chiedendogli un impegno per evitare questo scempio.

Coldiretti: “Una provocazione nei confronti dell’Italia”

L’indirizzo Ue “colpisce prodotti simbolo del Made in Italy“, ha scritto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nella lettera a Gentiloni, riportata da ItaliaOggi. Prandini ha ricordato che la Ue non può pensare di trattare vino o salumi alla stregua delle sigarette. “Una provocazione nei confronti dell’Italia”, l’ha definita la Coldiretti, ricordando che dieci anni fa la Dieta mediterranea ottenne il riconoscimento Unesco. Proprio in virtù di quella “alimentazione diversificata che ha consentito agli italiani di conquistare il primato europeo di longevità”. Coldiretti, inoltre, ha sottolineato che “vengono danneggiate produzioni secolari, come la norcineria, che dà lavoro a circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione. E vale un fatturato di 20 miliardi, peraltro ridimensionato nel 2020 per effetto del lockdown”.

L’Unione italiana vini: “Demonizzazione indiscriminata”

Anche l’Unione Italiana vini ha scritto a Gentiloni, lamentando una “demonizzazione indiscriminata” del settore vitivinicolo, nel quale l’Italia è leader mondiale. Per l’Uiv le misure previste nella bozza del documento Ue sono “totalmente inappropriate, inefficaci, inadeguate, addirittura controproducenti”. Infatti, ha sottolineato il segretario generale, Paolo Castelletti, il previsto “aumento della tassazione sull’alcol e la restrizione degli acquisti transfrontalieri rischiano di creare fenomeni di mercato nero e contrabbando“, mentre “i tentativi di ridurre in modo autoritario l’accesso ad alcuni prodotti provocano l’attuazione di strategie di elusione, le cui conseguenze sono peggiori del male che si dice di combattere”.

Non solo vino e salumi: il precedente del Nutriscore Ue

Non si tratta della prima volta che la Commissione europea lancia idee quanto meno discutibili in tema di salute e alimentazione. Il precedente più “illustre” è quello del “Nutriscore”, un’etichetta a semaforo che aggirava il tema enorme della corretta informazione con la semplice apposizione di bollini. E che, come oggi, finiva per “denigrare e danneggiare le eccellenze italiane all’estero”, come sottolineò Giorgia Meloni, dando battaglia.

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