Concita De Gregorio e Nicola Zingaretti, rissa a sinistra: โOlogramma in fugaโ, โRadical-chic, devo portarmi la chitarra?โ

Un botta e risposta senza precedenti. Nel giorno successivo alle consultazioni, Nicola Zingaretti se la prende con Concita De Gregorio. Tutta colpa di unโarticolo apparso su Repubblica nel quale la giornalista non lesina critiche al segretario del Pd. โHo letto su Repubblica una pagina di Concita De Gregorio, purtroppo ho visto solo lโeterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic che vuole sempre dare lezioni a tutti ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendoโ, ha scritto su Facebook Zingaretti per poi aggiungere: โChi fa un comizio in diretta dopo le consultazione al Quirinale รจ un esempio, chi rispetta quel luogo una nullitร . La prossima volta mi porto una chitarra. Che degrado. Ma ce la faremo anche questa voltaโ.
Una durissima replica. Dโaltronde la De Gregorio รจ stata altrettanto. Nellโedizione del 30 gennaio sul quotidiano di Maurizio Molinari si legge: โร gentilissimo, va detto. Leale, tanto una brava persona. E perรฒ ogni volta che inciampa esita traccheggia, tira fuori dalla tasca un foglietto da leggere, non trova lโuscita e qualcuno deve prenderlo per il gomito โ per di qui, segretario โ Nicola Zingaretti lascia dietro di sรฉ lโeco malinconica di un vuoto. Come un ologramma, sorride e svanisceโ. E questo รจ solo lโattacco. Il ritratto di un politico dal carattere quasi inesistente.
E ancora, sempre piรน dura ricordando la fuga del dem alle domande dopo il colloquio con Sergio Mattarella: โZingaretti subito dopo โ agli antipodi, scarno โ rifiuta le domande, legge un foglietto dove parla di sfide di rilancio, di giovani e riforma della legge elettorale. La gente, da casa, ha perso il lavoro. Gli adolescenti prendono antidepressivi e i loro nonni vorrebbero vaccinarsi. Retorica? Demagogia? Insomma. Zingaretti galleggia come un sughero, la natura non gli ha dato lo spunto della punta, il pallone deve darlo a chi finalizza il gioco. Nessuno fra chi guarda la tv capisce bene come sia stato possibile che il leader del Pd sia diventato Chance il giardiniere, Giuseppe Conte, che era stato in origine indicato da quelli in odio al โpartito di Bibbianoโ. Un colpo al cuore. Inaspettato. Ma che spiega tanto sulla deriva del Partito democratico.