Vito Crimi e il M5s da Mattarella: “Mi ha mandato un sms un sindaco di montagna….”. Via libera a Renzi e Italia Viva
“L’sms del sindaco di montagna”. Vito Crimi spiega con un lungo preambolo “emozionale” quello che tutti già avevano intuito: il Movimento 5 Stelle ha chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di dare un reincarico a Giuseppe Conte, dando la propria disponibilità a trattare con Matteo Renzi e Italia Viva. Di fatto, i grillini calano le braghe di fronte all’eventualità concreta di tornare alle urne e venire spazzati via dal centrodestra. Le parole di Crimi sono rilanciate subito dal deputato Emilio Carelli: “Il M5s ha definito la linea per il Colle: no a veti su Italia Viva, ma avanti con Conte”. “Questo annunciato da Carelli è un repentino cambio di linea – scrive su Facebook la senatrice Barbara Lezzi – al quale, per essere legittimato, deve seguire un voto degli iscritti. I due governi formati dal 2018 hanno visto centrale il voto dei nostri iscritti. Anche in questo caso è necessario”. E Alessandro Di Battista, il punto di riferimento dei ribelli (in Parlamento sarebbero 40 i contrari a ricucire con Renzi), sempre su Facebook è ancora più esplicito: “Significa rimettersi nelle mani di un accoltellatore professionista. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie”.
“Questa mattina mi ha mandato un sms un sindaco di montagna, non del M5s, mi ha scritto che non capisce il motivo di questa crisi”, ha esordito davanti ai giornalisti il reggente grillino, che dopo qualche minuto entra nel vivo della questione: “Abbiamo dato disponibilità a un confronto con chi intende dare risposte al paese con un governo politico che parta dalle forze di maggioranza che hanno lavorato questo ultimo anno e mezzo”.
Quindi anche IV. “Di fronte alla grave situazione che stiamo vivendo la politica deve reagire con senso di responsabilità, deve risolvere i problemi e non aggiungerne altri a quelli che stiamo vivendo”. “Fatico a comprendere quel che sta accadendo – ha proseguito -, in un momento così delicato, non meritiamo quello che stiamo vivendo, c’è bisogno di stabilità, di rimboccarci le maniche e lavorare, ci vuole un nuovo corso. Solo lavorando seriamente potremo rialzarci. C’è un’Italia piena di energia che vuole lavorare”.