«Levine? Un uomo con la parrucca»: Adinolfi sbeffeggia il viceministro trans di Biden
Tra le nomine del nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha fatto molto scalpore quella di Rachel Levine come sottosegretario alla Salute. Transessuale e pediatra, Biden ha parlato di «una scelta storica e profondamente qualificata per aiutare a guidare l’impegno sanitario della nostra amministrazione». Sulla nomina di Levine è quindi stato interpellato il cattolico Mario Adinolfi, presidente del Popolo della famiglia, che l’ha definito senza mezzi termini «un uomo con la parrucca». A stuzzicare Adinolfi è stato, neanche a dirlo, Giuseppe Cruciani durante la trasmissione della Zanzara, popolare programma radiofonico in onda su Radio24.
Trans e lobby Lgbt
«Tra 17 provvedimenti di Biden – ha detto Adinolfi – ce ne sono tre che riguardano i trans. Dunque per dire: io sono questa cosa qui politicamente. Il primo è la nomina del viceministro della Sanità, metto uno che sostiene che cambiare sesso è una cosa normale. Fino a due anni fa l’Oms sosteneva che la transessualità era un disordine mentale. Un problema dunque c’è. Il secondo è dire sì ai trans nell’esercito, il terzo è la possibilità di far gareggiare i transessuali con le donne». In pratica, secondo Mario Adinolfi, dietro alla nomina di Rachel Levine ci sarebbe un gruppo di pressione ben preciso: «Esiste una lobby ultra-potente di gay che riesce a influire sul maggior centro di maggior potere nel mondo, cioè la presidenza Usa. Ed è una lobby estremamente pericolosa», puntualizza il presidente del Popolo della famiglia.
Adinolfi contro Levine
Del resto, prosegue Adinolfi, «mettere un trans alla Sanità è una scelta politica. E io non manderei mai i miei figli da una pediatra transessuale. Mai. Non è normale che guidino le politiche sulla sanità le persone che erano considerate dei disturbati mentali fino a poco tempo fa. È una pazzia, ed è una pazzia mettere a correre una trans con una struttura maschile con una donna. Il trans può fare quello che vuole, ma io ho il diritto a non mandare mio figlio da un pediatra trans. Levine è un uomo con la parrucca», ironizza Adinolfi. «Quando fa il pediatra è sempre un uomo con la parrucca. E tu mandi i tuoi bambini lì tranquillamente. E ricordiamo che secondo gli studi dell’Oms un transessuale ha l’istinto di suicidio otto volte maggiori rispetto agli altri».