Conte getta la spugna e si prepara alle elezioni. “Andrò a casa e faremo una campagna elettorale bellissima”
“Andrò casa per casa e faremo una bellissima campagna elettorale”. A parlare non è un esponente di Fratelli d’Italia o un deputato leghista. A pensare al voto anticipato è Giuseppe Conte. Scaricato, azzoppato, in bilico. L’avvocato ha già indossato i panni nuovi del capopolo. Dopo le prime consultazioni di Mattarella ha fiutato l’aria. E sa che restare in sella a Palazzo Chigi è sempre più difficile.
Conte tradito, si prepara alle elezioni anticipate
Insomma, sta già pensando alle urne. A un suo partito di fedelissimi. A una campagna elettorale con i fiocchi. Così, stando ai retroscena del Corriere della Sera, avrebbe confidato ai suoi le prossime mosse. Nessuna pensione, nessun rientro nelle aule universitarie. Conte a mollare la politica, che gli ha dato tante e insperate soddisfazioni, non ci pensa proprio.
La inutile telefonata con Matteo Renzi
Per ora ha chiesto ai suoi collaboratori di non parlare con i cronisti. Poi, dopo il no del senatore azzurro Luigi Vitale, avrebbe anche smesso di cercare i ‘responsabili-costruttori’. Infine ha risposto pan per focaccia a Renzi che al Colle si è guardato bene dal fare il nome dell’avvocato.
La difficile e lunga telefonata con Renzi è stata una mossa obbligata (forse da Mattarella). Ma Conte sapeva bene che non avrebbe portato un risultato politico. Malgrado dal suo staff è un coro unanime a non mollare, il premier dimissionario – racconta il Corriere – avrebbe smesso di credere nei miracoli. E’ assillato dai sospetti. L’algido Conte appare spompato. Ma pronto a vendere cara la pelle. E, se necessario, scendere in campo con una campagna elettorale. Ovviamente vincente.
“Andrò casa per casa, girerò tutta l’Italia”
Sa di avere dalla sua i grillini, più o meno compatti, ma non gli basta. Conte ter o elezioni anticipate? Se la prima ipotesi sta evaporando, il docente di diritto privato si prepara alle urne. “Andrò casa per casa, girerò tutta l’Italia”, dice ai suoi. “Raccoglieremo i fondi, anche solo un euro a cittadino. E faremo una bellissima, lunghissima campagna elettorale». Smentite le frasi ufficiali sul ritorno alla professione di un tempo.
Ora sogna di fare il premier eletto
Conte in queste ore sta pensando seriamente a costruire la sua lista elettorale, coccolato dai sondaggi che lo darebbero al 15 per cento. Cantiere aperto a Palazzo Chigi. Dopo le estenuanti telefonate e i faccia a faccia per comprare qualche responsabile qua e là, Conte volta pagina. Pensa, neanche a dirlo, a un pertito ‘serio’, ‘ popolare’, ‘europeo’. E candidarsi alla presidenza del Consiglio. Questa volta eletto dai cittadini. Sogni di un uomo ormai senza ossigeno. Ma tanto tanto ambizioso, vanitoso e pavone.