Matteo Renzi, “costretto a dire sì a Conte”. Pd, fonti riservate: sta per esplodere Italia Viva

“Matteo Renzi dirà sì a Giuseppe Conte perché se no spacca Iv”. All’interno del Pd ripetono tale frase come un mantra, ma sanno che non corrisponde pienamente alla realtà. Innanzitutto perché quelli messi peggio di tutti sono proprio i dem, che sono in balia degli eventi e senza alcun potere decisionale: devono sperare che il premier riesca a trovare i numeri tra i “responsabili” (cosa che ormai è evidente che non succederà) oppure ricucia lo strappo con Matteo Renzi, altrimenti sarebbero costretti a dire sì a un altro presidente del Consiglio espresso dal M5s o addirittura a ritrovarsi invischiati nelle elezioni anticipate che sarebbero la morte per loro e per gli alleati grillini. 

La Stampa racconta che in questa fase il ministro Dario Franceschini è quello che tiene più di altri i contatti con Renzi: dagli ultimi scambi il capodelegazione dem ha riportato a Zingaretti l’impressione che per Conte non sia finita perché Renzi “non mette veti”. Però al momento il Pd non ha alcuna certezza, soltanto il desiderio che sabato Sergio Mattarella dia l’incarico a Conte: in caso contrario la crisi diventerebbe quasi irrisolvibile, anche perché il segretario pare che debba fare i conti con la rivolta che si scatenerebbe all’idea di Luigi Di Maio premier. 

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