L’ultimo sms tra Conte e Renzi: spuntano le chat della crisi
Lo stato di salute del rapporto tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi è al centro degli interrogativi che attanagliano questi primi giorni di crisi di governo.
L’operazione responsabili per il momento non è decollata come ci si aspettava: il premier è salito al Quirinale per dimettersi e ora spera di ottenere l’incarico per formare un terzo governo con le vesti da protagonista dopo l’esperienza gialloverde e giallorossa. Se i numeri al Senato continueranno a essere risicati, il presidente del Consiglio potrebbe essere costretto a tornare a sedersi al tavolo con Italia Viva per dialogare e trovare una sintesi comune per andare avanti fino al 2023. Una soluzione (eventualmente forzata) che si potrebbe perseguire solamente mettendo da parte i personalismi e rimangiando quanto detto da diverse settimane.
Se da una parte è vero che il fondatore di Iv ha incolpato l’avvocato di un “vulnus democratico” e quindi sarebbe incoerente rientrare in maggioranza con lo stesso premier, dall’altra è altrettanto vero che da Palazzo Chigi avevano fatto sapere che Giuseppi non sarebbe stato disponibile a formare un nuovo governo con il sostegno di Italia Viva qualora Renzi si fosse reso protagonista dello strappo in piena pandemia. Evidentemente le parole in politica assumono sempre meno significato e vengono semplicemente pronunciate per mere tattiche e strategie. Ma comunque restano impresse e risulterebbe davvero incomprensibile una ricucitura tra i duellanti.
Rapporti freddi
Il ragionamento che in molti fanno è il seguente: se alla fine si risolvesse la situazione con il rientro dei renziani in maggioranza, a cosa sarebbe servito questo teatrino? Effettivamente sarebbero state perse settimane preziose per poi far tornare il tutto come prima. Uno scenario che non è affatto utopico, visto che tra i 5 Stelle c’è chi sarebbe disposto al dialogo con Renzi pur di evitare le elezioni. Tuttavia le speranze dei grillini e del Pd devono interfacciarsi con una realtà di fatto: i rapporti tra Conte e Renzi sono freddi.
Non a caso, scrive Marco Antonellis su Affari Italiani, pare che l’ultimo scambio di messaggi tra i due risalga al 6 gennaio. Un sms dell’avvocato sul Recovery Plan e sulle positive osservazioni di Italia Viva per modificarlo. Poi il silenzio assoluto, nonostante sui siti e sulle agenzie continui a circolare voce di un contatto nelle scorse ore. Se il premier tornasse a bussare alla porta dell’ex sindaco di Firenze, a quel punto Renzi potrebbe far pesare il proprio successo politico nel riassetto della nuova squadra di governo. Come vi abbiamo raccontato ieri su ilGiornale in edicola, Iv potrebbe pretendere 3 Ministeri di peso: Interno, Difesa ed Esteri. Per 3 nomi ben precisi: Maria Elena Boschi, Ettore Rosato e Matteo Renzi.