La magistratura e quel sistema che ha infettato la politica italiana
“Sono consapevole di aver contribuito a creare un sistema che per anni ha inciso sul mondo della magistratura e di conseguenza sulle dinamiche politiche e sociali del Paese.
Non rinnego ciò che ho fatto, dico solo che tutti quelli, colleghi magistrati, leader politici, uomini delle istituzioni, molti dei quali tutt’ora al loro posto, che hanno partecipato con me a tessere questa tela, erano pienamente consapevoli di ciò che stava accadendo”. Inizia così un lungo racconto, una lunga intervista che Luca Palamara, il magistrato al centro del sistema della magistratura, ora finito sotto la lente degli stessi magistrati, mi affida in questo libro Il Sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistraturaitaliana (Rizzoli). Il punto di partenza è: è possibile che quel sistema interno alla magistratura con cui venivano decisi in modo abbastanza discutibile i procuratori, i magistrati più importanti d’Italia abbia infettato, oltre che la magistratura, anche la vita politica italiana? In altri termini, è possibile che abbiano subito attacchi giudiziari molti governi, da quello di Prodi a quello di Berlusconi, a quello di Renzi, financo a quello di Salvini? È possibile che quel sistema abbia condizionato anche la vita democratica del Paese? Ecco, queste sono tutte le domande che io ho posto a Palamara in una lunga serie di incontri. Domande alle quali Palamara non si è sottratto. Ne esce uno spaccato di vent’anni di amministrazione della giustizia che, immagino e spero, faccia riflettere più d’uno.
Che cosa è successo in questi ultimi vent’anni? È successo, e da questo libro emerge chiaramente, che la magistratura ha interferito, a volte anche pesantemente, sulla vita politica italiana e, in particolare, ha interferito partendo da una posizione politica ideologica che fa capo alla sua corrente di sinistra, Magistratura democratica. Tant’è vero che anche Palamara è stato uno dei più grandi oppositori dei governi di destra. E alla domanda: “Ma allora anche tu sei di sinistra?”, lui risponde così: “Non è vero. Io non ero il protettore di questo o di quello, di una parte politica o dell’altra, io ero il protettore del sistema correntizio che a maggioranza era su posizioni politiche e ideologiche di sinistra in conflitto con le destre di Silvio Berlusconi. Il mio compito non era di cambiare quella posizione, ma semplicimente di difendere il sistema. L’ho fatto per convenienza? Perché ci credevo? Per calcolo? L’ho fatto e l’ho fatto con successo. Punto”. E da qui parte il racconto, non solo di quello che è successo all’interno della magistratura, ma anche di quello che è successo nei rapporti tra la magistratura e la politica, tra la magistratura e il Quirinale, tra la magistratura e i poteri costituiti di questo Paese. È uno spaccato che riguarda, come dicevo, vent’anni, che coinvolge i governi di destra e di sinistra, perché, ancora prima di essere di destra e di sinistra, il sistema voleva, e vuole, comandare sulla politica. Sallusti presenta “Il sistema”Pubblica sul tuo sito
Com’è potuto succedere tutto questo? E, soprattutto, com’è successo nei fatti, concretamente? Ecco, Palamara in questo libro non dà le sue opinioni, ma documenta episodio per episodio, inchiesta per inchiesta, nomina per nomina che cosa è successo dietro le quinte della magistratura e della politica italiana. È forse la prima volta che si scoperchia questo vaso di Pandora. Non è la verità completa, ma è pur sempre una prima verità sulla quale, immagino e spero, si inizi a riflettere concretamente.