Pensioni a rischio, ma l’Inps svende gli immobili di sua proprietà

Non è certo un bel periodo per l’Inps, che in questo anno ha visto aumentare drasticamente le uscite e diminuire i suoi introiti; eppure l’istituto previdenziale, invece di pensare a far cassa, ha creduto bene di svendere un bene pubblico di sua proprietà.

Motivo? La sua palese difficoltà nel gestire il patrimonio immobiliare di cui è in possesso.

A raccontare l’accaduto è LiberoQuotidiano, che spiega come la scorsa settimana un edificio composto da ben 180 alloggi, con tanto di cantine e 199 garage, sia stato (s)venduto al Comune di Verona al prezzo di 8,58 milioni. Decisamente poco, se si considera il reale valore del complesso immobiliare. Certo, la struttura andrà ad ospitare famiglie disagiate che necessitano di un alloggio (sarà l’Azienda gestione edifici comunali “Agec” a gestire gli alloggi per conto del Comune), ma l’Inps non può davvero permettersi dei simili “regali” visto che dovrebbe preoccuparsi di mettere da parte fondi da destinare alle pensioni. Eppure pare essere proprio questo ciò a cui ambisce il presidente Pasquale Tridico. “La cessione è una delle prime operazioni di questo tipo effettuate dall’Inps sul territorio nazionale grazie ad una recente modifica normativa che consente all’Istituto di vendere a favore degli enti locali con un abbattimento del valore economico complessivo degli immobili, tenendo conto delle peculiari circostanze di immobili destinati a finalità sociali”, si legge in un comunicato ufficiale.

È lo stesso Sole24Ore a riferirlo: l’istituto previdenziale sta puntando a disfarsi di 25mila immobili, per i quali tuttavia incasserà un quarto del loro valore. In pratica si stima che nelle casse dell’Inps arriveranno circa 500 milioni, quando gli edifici dovrebbero invece valere oltre 2 miliardi. Alla faccia della generosità.”L’Inps sta velocemente razionalizzando la sua gestione patrimoniale e risolvendo criticità ereditate e accumulatesi nel corso di decenni. Questo accordo è reso possibile da una norma introdotta nel Decreto Rilancio per la quale mi sono battuto e consente al nostro Istituto la vendita di immobili a enti che li riutilizzano a fini sociali”, ha spiegato Pasquale Tridico, come riportato da ItaliaOggi. A mettere in seria difficoltà l’ente anche la fusione con l’Inpdap (istituto che paga le pensioni dei dipendenti pubblici), cosa che ha ovviamente influito sul bilancio. L’istituto previdenziale non è inoltre in grado di far fruttare al meglio i beni immobili di cui è in possesso. Il suo patrimonio supera i 2 miliardi, eppure l’ente incassa solo 20 milioni ogni anno.

Molti degli edifici (circa la metà), risultano inabitati, mentre l’8% delle abitazioni sono sì occupate, ma senza titolo. Rimane un 42% degli immobili occupati con contratto, in alcuni casi anche scaduto. Per verificare lo stato reale delle cose, sarebbero necessari controlli molto più rigorosi rispetto a quelli attuali.

Intanto preoccupano i conti dell’Inps, dato che le stime fondate sul bilancio previsionale dell’anno in corso parlano di una situazione patrimoniale netta in calo di 9,590 miliardi. Anche per quanto riguarda quella economica, pur con un incremento di 5,694 miliardi, si prevede una perdita complessiva quantificabile in – 20,327 miliardi. Ancora di più, pertanto, una società dovrebbe pensare a far cassa ed a far fruttare i beni di sua proprietà: ecco perchè, dal punto di vista squisitamente economico, resta incomprensibile la scelta di svendere un bene pubblico, dato che l’Inps dovrebbe occuparsi di massimizzare i suoi introiti per far fronte alle spese assistenziali senza gravare troppo sulle casse dell’erario. Insomma scarsa preoccupazione per le pensioni, sulla cui riforma l’Europa continua a insistere per ottenere ulteriori alleggerimenti. Nessuno tocchi il reddito di cittadinanza, invece, che peserà sui bilanci per circa 10 miliardi, altrimenti che ne sarà dei grillini, che hanno stravolto quasi ogni punto del programma elettorale una volta giunti al potere?

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