Mangeremo vermi, locuste e cavallette: l’Ue dà il primo via libera alla larva della farina
In un futuro decisamente prossimo compariranno nei supermercati (e sulle nostre tavole) vermi, locuste, cavallette e altri insetti: l’Efsa, l’Autorità Ue per la sicurezza alimentare, ha infatti dato il primo via libera alla larva gialla essiccata del tenebrione mugnaio – ovverosia la fastidiosa tarma della farina – definendola un «alimento sicuro».
L’autorità Ue per la sicurezza alimentare dà il primo via libera alla larva della farina
Secondo quanto riportato dal sito Nutri e Previeni, l’Efsa «sta valutando 10 domande sugli insetti come alimenti, mentre quattro sono in coda, nella fase dei controlli preliminari a carattere amministrativo». Si tratta di «circa il 10%» delle «quasi 160 domande ricevute dal 2018 a oggi sui nuovi alimenti», espone all’Ansa Andrea Germini, a capo del team per i nuovi alimenti dell’Autorità, che ha la sua sede a Parma.
I «nuovi alimenti» in questione sono «grilli, locuste e cavallette essiccati, interi o macinati, a prodotti e derivati di larve di mosche, fuchi e coleotteri». Tra cui, per l’appunto, la famosa larva della farina approvata dall’agenzia Ue. Gli esperti del settore nutrizionistico assicurano che si tratta di fonti di proteine di qualità a basso costo e dall’impatto ambientale contenuto. Il futuro sarà quindi consumarsi snack a base di coleotteri fritti, formiche e locuste grigliate? E’ un’ipotesi che si fa via via più reale.
La «sostituzione delle fonti tradizionali di proteine animali» è una «tendenza generale che emerge dall’osservazione delle domande ricevute», continua Germini. Anche se i numeri più grandi non sono dati dagli insetti ma dalle «proteine di origine vegetale, da alghe o funghi, o altre fonti che non sono mai state considerate per usi alimentari prima e con cui si possono soddisfare quella che gli operatori evidentemente vedono come un’esigenza del mercato europeo».
La larva approvata dalla Ue grande fonte di proteine
Mancano ancora due passaggi della Ue per la definitiva approvazione della larva della farina. E’ però attesa entro sette mesi la proposta di autorizzazione che dovrà essere approvata dagli Stati membri. «In forma essiccata contengono spesso una quantità doppia di proteine rispetto alla carne o al pesce crudo anche se, generalmente, non superano la quantità di proteine presenti nella carne e nel pesce essiccato o cotto alla griglia. Alcuni insetti, specialmente allo stato larvale, sono ricchi anche di lipidi e contengono importanti vitamine e sali minerali», ci fa sapere l’agenzia Onu per l’alimentazione e l’agricoltura. Tutta salute, insomma. Vedremo se gli italiani saranno altrettanto entusiasti di questa tanto decantata larva.
Il problema delle allergie
Resta da affrontare il nodo delle allergie, come afferma il chimico dell’Efsa Ermolaos Ververis. «Un nodo fondamentale della valutazione – spiega – è che molte allergie alimentari sono connesse alle proteine, per cui dobbiamo valutare anche se il consumo di insetti possa scatenare reazioni di questo tipo. È un lavoro impegnativo perché la qualità e la disponibilità dei dati varia, e c’è molta diversità tra una specie e l’altra»