Mastella a Zingaretti: “Siamo responsabili ma non fessi. Nessuno recuperi Renzi alle nostre spalle”
Il gioco si complica. E persino uno paziente, democristiano doc, come Clemente Mastella perde la pazienza. Il sindaco di Benevento è pronto a soccorrere Conte, come tutti sanno, ma non a qualsiasi prezzo. “Siamo responsabili, ma non fessi”, dice all’indirizzo di Nicola Zingaretti. Che nell’allargare la maggioranza per tenere il premier in sella forse sta esagerando.
Mastella si infuria con Zingaretti: non siamo fessi
Con chi ce l’ha Mastella? Con Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama, che ha parlato troppo. Il senatore renziano, infatti, fa capire che l’ex picconatore potrebbe rivedere le sue posizioni barricadere. “Noi abbiamo chiesto al presidente del Consiglio finalmente di occuparsi di sciogliere alcuni nodi che sono irrisolti all’interno della maggioranza di governo”, dice Faraone.
Faraone: se il premier fa il bravo noi ci siamo
“Se il presidente del consiglio pratica questa strada noi ci siamo. Se invece si vogliono evitare questi problemi, per tenere insieme una maggioranza raccogliticcia che non risolve i problemi del paese, pazienza”. Noi chi? Tutta Italia Viva? La stessa che ha dato il là alla crisi? L’apertura di Faraone è condita di riflessioni non proprio lusinghiere nei confronti dei responsabili, costruttori o come li si voglia chiamare.
Il sindaco di Benevento avverte: non fate scherzi
Raccogliticci a chi? Mastella non ci sta. Lui entra in partita solo se i renziani restano fuori. E avverte il Pd di non fare scherzi. “Giustamente, il segretario del Pd Zingaretti chiede al presidente Conte di allargare i confini della maggioranza. Ci sta perché pare che Renzi abbia deciso di adeguarsi a un compromesso. Spinto dai suoi parlamentari”, dice il ‘saggio’ Clemente.
“Nessuno pensi di recuperare Renzi alle nostre spalle”
“Ci sta perché le maggioranze più vaste sono e meglio è. Anche se nella mia esperienza politica ho visto maggioranze rilevanti franare. E maggioranze esigue arrivare al traguardo. Una cosa, però: nessuno pensi di recuperare il dialogo con Renzi alle spalle dei ‘responsabili’”.
“Il figliuol prodigo ritorna. Nessun vitello grasso”
Il discorso è chiaro. Il linguaggio pure. “Se prima l’area di governo era composta dai quattro partiti più alcuni responsabili, oggi l’area è fatta dai tre partiti più i responsabili, cui si aggiunge Italia Viva. Peraltro, sul piano elettorale, i ‘responsabili’ hanno la stessa quantità di consensi di Italia Viva. Nessuno faccia scherzi. Non siamo i polli di ‘Renzi’”. E ancora: “attenti cari Conte e Zingaretti, lunedì potreste avere sorprese. Noi siamo responsabili ma non fessi. Il figliuol prodigo ritorna. Nessun vitello grasso. Alcuni di noi sono a dieta“,