M5s, “resettare i vertici e no al Recovery Fund”: documento-terremoto in piena crisi, c’è lo zampino di Salvini?
Nel bel mezzo della crisi di governo, proprio mentre Giuseppe Conte è impegnato nella caccia ai responsabili divenuti costruttori per comodità mediatica di chi sostiene il premier, il M5s vive un altro scossone interno. In tredici hanno infatti preso un’iniziativa totalmente a sorpresa, firmando un documento in cui si chiede principalmente di resettare i vertici del Movimento e di non ricorrere ai prestiti del Recovery Fund né ai soldi del Mes. Il capo politico Vito Crimi è rimasto completamente spiazzato da tale iniziativa: “Sono basito. Questo cosa vuol dire, che non voterete il governo se non saranno soddisfatte tutte le richieste? Vuol dire che i responsabili anziché 15 devono essere 20? Cosa dovrò dire alle altre forze politiche?”. Sarebbero questi, secondo l’Adnkronos, gli interrogativi posti da un Crimi spaesato. Qualcuno sospetta che possa esserci lo zampino di Matteo Salvini, dato che nelle scorse ore si era parlato della possibilità che alcuni senatori grillini passassero alla Lega, come già hanno fatto in passato ex colleghi di Movimento. Alcuni dei firmatari del documento hanno però fatto sapere che il loro sostegno a Conte non è in discussione, precisando che tale iniziativa non voleva essere un ultimatum: sarà, ma di certo è destinata a creare ulteriore scompiglio.