Milano, festa illegale in una discoteca di Porta Ticinese: ballavano in 30 e senza mascherina
Per i poliziotti sta diventando una consuetudine: un’altra festa illegale privata è stata stoppata nel corso della notte tra martedì e mercoledì a Milano. Stavolta la sede del party in tempo di pandemia covid è stata una discoteca in corso di Porta Ticinese 32, Blackout, in piena zona movida. A quanto pare, dopo il blitz delle volanti, il titolare del locale, un italiano di 40 anni, si sarebbe giustificato dicendo di aver capito che si poteva festeggiare senza problemi.
A riferire l’accaduto a MilanoToday è la questura di Milano. A tradire i festanti è stata una segnalazione di un cittadino sull’applicazione della polizia YouPol. Gli schiamazzi e la musica a tutto volume avevano attirato la sua attenzione, così ha deciso di lanciare l’alert.
La festa in una discoteca di Porta Ticinese
Quando i poliziotti sono intervenuti nel locale, hanno trovato una trentina di persone in pista da ballo, con tanto di dj. Stavano ballando e consumando alcolici senza indossare la mascherina e senza rispettare alcuna regola anti contagio contro il coronavirus.
Tutti, fanno sapere da via Fatebenefratelli, sono stati identificati e saranno multati ai sensi dell’articolo 4 comma 1, della legge 35 del 2020. Quella relativa alle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19. Nella festa illegale c’erano persone di tante nazionalità: italiani, francesi, russi, brasiliani, marocchini, serbi, greci, bulgari, albanesi. E l’età dei partecipanti al party senza regole andava dai 19 ai 41 anni.
Solo uno dei festaioli, un ragazzo di 21 anni, è stato accompagnato in questura per essere identificato perché oltre ad essere poco predisposto al controllo non aveva con sé i documenti. Per il titolare del locale, stando a quanto trapela dalla questura, potrebbero esserci sanzioni più categoriche.
Le sanzioni a chi partecipa a feste illegali
Cosa prevede l’articolo 4 della legge 35 del 2020? L’articolo 4, denominato “Sanzioni e controlli”, al comma 1, recita così: “Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità, di cui all’articolo 3, comma 3. Se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo la sanzione prevista dal primo periodo è aumentata fino a un terzo”. In sintesi le multe per chi trasgredisce andranno – quindi per tutti i partecipanti a questa festa – andranno da 400 a mille euro.
Le altre feste interrotte da polizia e carabinieri
Quella di Porta Ticinese non è l’unica festa interrotta dall’arrivo delle sirene negli ultimi giorni. Si va dalla festa tra ragazzini per festeggiare il compleanno, mentre la nonna dorme in un’altra camera della villa, alla grigliata abusiva in un’area verde con tanto di mazze e tirapugni, passando per la festa in una camera in hotel (devastata) in centro a Milano oppure un festino organizzato da uno spacciatore dove oltre ai 12 partecipanti il principale ospite era ovviamente la droga. A questo proposito, gli uomini della Squadra Mobile, hanno arrestato due pusher che negli ultimi giorni si erano specializzati – stando a quanto rivelato – nel rifornire di cocaina, ketamina, hashish, marijuana, mdma ecstasy i party privati nati in tempo di coprifuoco.