Mara Carfagna gela Conte: “Appoggiarlo? Non esiste”. Operazione responsabili, crolla tutto
Forse il governo Conte-Mastella sta scoprendo in queste ore di avere un piccolo problema: non ci sono i numeri in Parlamento. Dopo la crisi di governo innescata da Matteo Renzi, il premier Giuseppe Conte ha scommesso tutto sui “responsabili”, sfidando anche il parere negativo del Quirinale. Azzardo politico clamoroso, perché in tempi di emergenze sanitarie ed economiche servirebbe qualcosa in più di un progetto alla tirare a campare. Eppure, rassicurato dai consiglieri Rocco Casalino e Marco Travaglio, l’avvocato di Foggia vuole andare alla conta in Parlamento, convinto che basti il manipolo di 15/20 persone riunito intorno a Clemente Mastella e sua moglie, Sandra Lonardo.
Il punto è uno solo: quanti da Forza Italia (o ex forzisti) entrerebbero nella nuova maggioranza? Augusto Minzolini, nel suo retroscena sul Giornale, riferisce che solo un senatore di Italia Viva tradirebbe Renzi, l’ex Pd Tommaso Cerno. E anche l’ex grillino Gregorio De Falco sarebbe disposto ad appoggiare Conte. È Mara Carfagna a gelare Conte: “Appoggiarlo? Non esiste. Poi se si apre la crisi si vede”. Come dire: prima molli Conte, poi vediamo. Si parla di una telefonata del mediatore Pd Goffredo Bettini addirittura a Silvio Berlusconi, per proporgli un coinvolgimento diretto del partito: “Ma si è beccato, a quanto pare, un cortese no”, assicura Minzo. “Resta qualche gatto randagio azzurro”, ma dentro Forza Italia si guarda con scetticismo alle sirene del premier. Una prova? Lo sfogo dell’azzurro Maurizio D’Ettore: “Ma chi è quel matto di noi che può appoggiare un governo Bonafede. Sarebbe proprio scemo”