Agrigento, tunisino sfonda la porta e irrompe in casa di una donna: era già stato arrestato una settimana fa
Sfonda la porta di casa di una donna e viene arrestato. Questa volta, nella notte fra venerdì e ieri, il tunisino trentacinquenne – che tanti problemi sta creando, nelle ultime settimane, in centro ad Agrigento – è finito alla casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo”. E vi resterà in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto effettuato dalla polizia.
L’ennesimo momento di caos si è registrato nei pressi della via Callicratide. Il tunisino, forse alticcio, durante la notte, ha provato a varcare la soglia dell’abitazione di una donna, forse – stando a quanto ieri veniva raccontato in via Callicratide – di una ex. E per farlo, avrebbe appunto sfondato il portone. L’intervento degli agenti della sezione Volanti è stato tempestivo e il trentacinquenne, “vecchia” conoscenza della polizia, è stato bloccato e arrestato. Si tratta dello stesso uomo che lo scorso 5 gennaio ha preso a calci e pugni l’auto – con i colori d’istituto – della polizia. “Pantera” che era stata lasciata posteggiata lungo la via Pirandello, mentre gli agenti effettuavano gli ormai soliti controlli anti-Covid. Anche quella sera, l’immigrato venne arrestato per danneggiamento aggravato, ma poche ore dopo – in sede di udienza di convalida – è tornato libero, con la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Poche ore dopo l’arresto, di fatto, il tunisino era già, ancora una volta, in giro fra via Atenea e via Pirandello.
Si tratta anche dello stesso immigrato che aveva minacciato il farmacista che non voleva vendergli, senza prescrizione medica, il Rivotril e lo stesso che, nei giorni precedenti, aveva appiccato il fuoco ad una Lancia Y posteggiata in via Callicratide. Per le minacce, accompagnate dal mostrare un proiettile al farmacista che non voleva vendergli il farmaco senza la ricetta medica, il trentacinquenne venne denunciato. Il “Rivotril” è un antiepilettico che miscelato ad alcol si trasforma in una sorta di “eroina dei poveri”. Ma prima ancora era stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura anche per l’incendio auto lasciata posteggiata lungo via Callicratide.