Rissa tra 100 giovani a Gallarate, ragazzi anche da Milano per la ‘sfida’ con bastoni e catene
L’appuntamento per la follia sarebbe arrivato sui cellulari. Un orario e il luogo, Gallarate, nel Varesotto, per quello che è poi diventato uno scontro fisico dalle dimensioni impressionanti. E a quell’appuntamento avrebbero risposto anche ragazzi partiti da Milano e saliti in treno per raggiungere quel ring improvvisato in strada.
Continuano le indagini del pm di Busto Arsizio, Nadia Calcaterra, sull’assurda rissa andata in scena venerdì pomeriggio a Gallarate, dove un centinaio di ragazzi si sono sfidati con catene, bastoni e bottiglie di vetro.
Il primo a essere fermato è stato un 18enne, che dovrà rispondere del reato di rissa aggravata a seguito del ferimento di un ragazzino di 14 anni, finito in ospedale dopo un colpo alla testa. Ma gli inquirenti stanno proseguendo nell’identificazione degli altri partecipanti, giovani dai 12 ai 18 anni, residenti tra le province di Varese e proprio di Milano.
Alcuni pendolari, rintracciati dalla polizia, avrebbero infatti riferito di aver incrociato a bordo dei convogli ragazzi senza mascherina e con le birre in mano che sarebbero poi scesi proprio alla stazione di Gallarate. Nella zona dello scontro gli agenti hanno anche sequestrato due borsoni da calcio con all’interno catene, mazze e un coltello.
Non è ancora chiaro se la rissa sia riconducibile a un “regolamento di conti” tra appartenenti a gruppi di giovanissimi rivali oppure se sia un “semplice” tentativo di emulare quanto già accaduto in altre città, Roma su tutte. Stando a quanto ha raccontato ai genitori e alla polizia più di uno studente il messaggio di “invito” alla rissa girava già da venerdì mattina. Nel pomeriggio, poi, la follia.