“Trump non andava oscurato, cancel culture è un male”. Valentina Nappi si riscopre libera?
Ieri Valentina Nappi si è svegliata e ha pensato che in fondo la censura social non è propriamente il massimo per una pornostar. Osannarla e invocarla per gli altri rischia di porti nella condizione di subire il più classico degli effetti boomerang. Così la Nappi ha deciso di fuggire al contrappasso dietro l’angolo, scoprendosi (non letteralmente, stavolta) per un attimo paladina della libertà di espressione. “Non sono una sostenitrice di Trump (nemmeno di Biden a dirla tutta) tuttavia sono assolutamente in disaccordo con la scelta di Facebook di oscurargli il profilo”, ha scritto la pornoattrice sulla propria pagina Facebook.
Valentina Nappi s’è “destra”?
Le è sfuggita giusto la più inflazionata citazione di Voltaire, in realtà erroneamente attribuita all’autore francese, sulle idee non condivise. L’acuta porno-intelletò non ha però perso il livore delle uscite su Micromega e non ha voluto rischiare di sembrare troppo libertina, pardon libertaria. “La cosa divertente è che sta pagando a causa delle sua stessa mentalità ‘ognuno a casa sua o con la sua azienda fa quello che vuole’”, ha specificato la Nappi. Infine la pornostar campana ha concluso il suo acuto ragionamento tuonando contro la cultura dell’annullamento: “La cancel culture è uno dei mali dei nostri tempi”. Fermi tutti, davvero la Nappi ne ha azzeccata una?
Dopo aver parlato di “aborto gratis per i poveri” e aver goduto vedendo bruciare la cattedrale di Notre Dame, stavolta è riuscita a non massacrare la tastiera? Già, strano ma vero, anche lei ce l’ha fatta. Una strabiliante performance che ha generato una discussione di altissimo livello tra i suo fan di Facebook, tutti molto interessanti alle opinioni pseudo-politiche di una pornostar. A quel punto la Nappi ci ha preso gusto. “I conservatori vogliono bannare il porno e i democratici vogliono bannare i conservatori. Domani a chi tocca?”, ha scritto.
Per poi prendersela pure con Google per aver rimosso l’app Parler dallo store digitale. Il colosso statunitense ha deciso di farla scomparire dall’orizzonte del sistema operativo Android, verosimilmente per via dell’iscrizione di Donald Trump al sociale di micro-blogging. “Per difendere la libertà d’espressione ci toccherà votare a destra?”, ha commentato la Nappi. Veda lei signorina.