Scandalo accoglienza a Parma, fondi usati per pranzi, vini francesi, viaggi e smartphone: arrestato presidente Onlus
Questa mattina è stato posto agli arresti domiciliari il legale rappresentante di una associazione che opera a Parma nel settore dell’accoglienza ai migranti con le accuse di peculato, malversazione ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falso e omessa dichiarazione ai fini Ires e Irap, commessi nel settore dei servizi di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Parma, Mattia Fiorentini, su richiesta della Procura della Repubblica della città emiliana, riguarda Simone Strozzi. La cooperativa Svoltare Onlus, di cui Strozzi è legale rappresentante, nel 2018 aveva anche ricevuto un attestato di civica benemerenza dal Comune di Parma. L’associazione – secondo le accuse – aveva ottenuto dalla Prefettura di Parma la gestione del servizio di accoglienza richiedenti asilo fin dal luglio del 2015, anno della sua costituzione, nonché, dal Comune di Parma, la gestione di interventi destinati a favore di persone adulte senza dimora in condizione di grave emarginazione, attraverso false autodichiarazioni. Nel provvedimento di questa mattina è stato disposto anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di liquidità, beni mobili ed immobili, fino alla concorrenza dell’importo di quasi 1,4 milioni.
L’attività di polizia economico-finanziaria, condotta con un approccio trasversale e multidisciplinare, ha fatto emergere l’utilizzo di false attestazioni per la partecipazione ai bandi della Prefettura e del Comune di Parma, l’indebita appropriazione di parte dei circa 16 milioni di euro di fondi pubblici così ottenuti, nonché l’omessa presentazione delle dichiarazioni Ires ed Irap del 2016, 2017 e 2018.
Inoltre, è stato contestato il reato di peculato, in quanto S.S., amministratore di sostegno nominato dal Tribunale (e quindi pubblico ufficiale), si è appropriato di consistenti somme di denaro dei soggetti amministrati. In particolare, nei primi anni di vita dell’associazione, è emerso che, in qualità di amministratore di sostegno di oltre trenta persone, senza alcuna autorizzazione del giudice tutelare, aveva prelevato dai conti correnti intestati a diversi di loro (di cui aveva la disponibilità in virtù del pubblico ufficio ricoperto) somme per quasi 80.000 euro, indebitamente confluite nella casse di Svoltare Onlus o, comunque, utilizzate per sostenere spese riferibili all’associazione, con finalità che nulla avevano a che vedere con le necessità degli ignari amministrati.
Dopo questa prima fase, in cui S.S. ha finanziato l’associazione utilizzando indebitamente i denari delle persone da lui amministrate, Svoltare Onlus, negli anni successivi, ha potuto contare sugli ingentissimi introiti derivanti dallo svolgimento del servizio di accoglienza dei migranti e di sostegno a soggetti emarginati, in virtù delle illegittime assegnazioni ottenute sia dalla Prefettura che dal Comune di Parma. Tuttavia, come emerso dagli accertamenti bancari e contabili, i fondi pubblici elargiti venivano in parte utilizzati e distratti da S.S. per compiere spese estranee alle finalità del servizio per il quale erano stati erogati.
In particolare, sono risultate addebitate all’associazione: spese personali dei soci (lauti pranzi con pregiati vini francesi, prolungati viaggi all’estero, acquisti di costosi capi d’abbigliamento e di smartphone di ultima generazione, trattamenti di bellezza, pagamento utenze domestiche personali e di spese condominiali), titolari di carte prepagate accese sui conti correnti di Svoltare o beneficiari di rimborsi o di pagamenti eseguiti direttamente dall’ente.