Luca Ricolfi contro Roberto Speranza: “Perché il ministro è il peggiore di tutti, solo scelte sciagurate”
“Il governo nei momenti cruciali, e in particolare ai primi di ottobre, ha nascosto la testa sotto la sabbia, pur di non ammettere che l’epidemia stava ripartendo. Siamo governati da una classe politica presuntuosa e miope, priva di ogni rispetto per la cultura e il mondo della ricerca. Ma un bel pezzo di responsabilità ce l’ha anche il mondo dell’informazione. Se le corazzate dell’informazione (grandi quotidiani e tv pubblica) avessero tallonato questo governo con la stessa solerzia con cui a suo tempo tennero nel mirino le avventure erotiche di Berlusconi, certi errori e certe omissioni, che sono costate migliaia di morti e decine di miliardi di Pil, non sarebbero state commesse”. Questo il duro pensiero di Luca Ricolfi che boccia il governo Conte e i mass media sull’emergenza coronavirus.
Per il sociologo Ricolfi, intervistato dal Giornale, c’è chi ha sbagliato più di tutti. “Sarei tentato di dire Conte, o Arcuri, ma invece dico Speranza. Perché non si può avallare tutte le scelte sciagurate di questo governo, a partire dal lockdown tardivo di novembre, e poi mandare in televisione Ricciardi a dire che loro due avrebbero fatto diverso, e non sono stati ascoltati. Se tu sei il ministro della salute, e ti rendi conto che il tuo governo sta portando il paese al disastro, hai il dovere di dirlo esplicitamente, e dimetterti se non sei d’accordo”. Ricolfi è convinto anche della responsabilità diretta delle istituzioni nella morte di decine di migliaia di persone: “Se sia diretta o indiretta è una questione nominalistica. Nel mio libro sulla gestione dell’epidemia (in uscita il 14 gennaio per la Nave di Teseo, ndr) fornisco sia una stima dei costi umani sia una stima (meno precisa) dei costi economici”. Per il sociologo l’avventura di Conte al governo nel 2021 è ancora incerta: “Finché Mattarella non si convince di aver commesso un errore fatale nulla cambierà. Sulla questione se il governo saprà sfruttare i miliardi di euro provenienti dall’Europa, Ricolfi spiega che, “dipende da chi li gestirà. L’ottimo sarebbe una gestione Draghi, il peggio una gestione Conte. In mezzo tutte le altre varianti, compreso un governo di centrodestra. Perché prima o poi il nodo del debito pubblico verrà al pettine, e con una classe politica così solo Draghi può dare garanzie credibili ai mercati finanziari”, conclude Ricolfi.