Variante covid inglese: primo caso in Lombardia
Un primo caso di coronavirus nella sua ‘variante inglese’ è stato segnalato in Lombardia. Si tratta di una persona residente ad Arsago Seprio, nel Varesotto. A comunicarlo è stato il sindaco del paese, Fabio Montagnoli.
“Il direttore di Ats, in questo momento, mi ha comunicato di aver riscontrato nel nostro comune il primo caso di variante inglese del Covid nella nostra provincia – ha scritto il primo cittadino sulla pagina Facebook del Comune -. La persona proveniente dal Regno Unito è al domicilio isolata e non ha avuto contatti con altre persone”.
Secondo quanto emerso, il contagiato sarebbe un dipendente di una compagnia aerea proveniente dalla Gran Bretagna. L’uomo, come ha spiegato Montagnoli, non è entrato in contatto con altre persone e sta passando il periodo di quarantena a casa.
Variante inglese del covid cos’è
Nei giorni scorsi il governatore lombardo Attilio Fontana aveva rassicurato i cittadini dopo la notizia di alcuni casi della variante inglese del covid in Italia: “Da quello che si legge e dalle prime dichiarazioni degli esperti, la variazione non incide né sulla gravità della malattia né sulla possibilità di utilizzare i vaccini. Noi come Regione Lombardia ci siamo subito attrezzati per individuare il virus modificato”.
La “variante inglese” è caratterizzata da una combinazione di delezioni (assenza di piccoli pezzi di genoma virale) e di mutazioni nella proteina S (degli spikes) che la rendono unica all’interno del panorama delle tante varianti che circolano nel mondo in questo momento.Il primo a dare l’allarme sulla situazione era stato il premier britannico Boris Johnson, il quale aveva avvertito che la variante mutata del coronavirus ha una trasmissibilità molto maggiore, del 70% in più.