Paura a Milano Centrale: gambiano insegue 2 donne per stuprarle, loro si barricano in bagno
Paura e degrado alla stazione di Milano Centrale dove due donne, madre e figlia, hanno subìto un tentativo di stupro da parte del «solito» immigrato. La polizia ha fermato un clandestino proveniente dal Gambia che ha aggredito le sue vittime, costringendole a barricarsi in un bagno pubblico per sfuggire alla violenza, e che attimi prima aveva tentato di violentare un’altra ragazza. Lo riporta il Corriere.
Paura a Milano Centrale
I fatti si svolgono intorno alle 16:30 di giovedì scorso. Le due donne, una 49enne e la figlia di 20 anni, fanno il loro ingresso nella Galleria dei Mosaici nella stazione di Milano Centrale. Dopo una sosta nel frequentatissimo Bar Bistrot, madre e figlia decidono di recarsi nel bagno situato vicino all’entrata dell’esercizio. Improvvisamente un immigrato di origini africane si para loro davanti invitandole ad entrare nel bagno riservato agli uomini.
L’aggressione
Al rifiuto delle due donne, lo straniero ripete l’invito con tono minaccioso. Al secondo «no», il gambiano salta addosso alla ragazza, palpeggiandola e afferrandola all’inguine mentre la spinge con forza nel bagno maschile. La giovane ha la prontezza di spirito di divincolarsi e raggiungere, nella propria borsetta, una bomboletta di spray urticante antiviolenza. Purtroppo, nella colluttazione, non riesce a dirigere il getto verso il volto del suo violentatore.
La fuga delle due vittime
La mossa, però, riesce a distrarre l’immigrato consentendo alle due vittime di sfuggire all’aggressione. La madre entra così nel bagno degli uomini mentre la figlia spinge l’uomo verso l’esterno chiudendo la porta. Rimaste assediate per qualche minuto, riescono poi a fuggire aprendo la porta di scatto. Il gambiano, fuori di sé dalla rabbia, le insegue all’esterno del locale scagliando in faccia alla ventenne una borsa di pelle contenente i suoi effetti personali. L’urto le causerà ferite giudicate guaribili in 15 giorni.
Interviene la Polfer di Milano Centrale
A quel punto intervengono anche le forze dell’ordine, allertate dalle urla e dal parapiglia creato dal gambiano. Il violentatore viene subito fermato dalla Polfer, che lo identifica come Bao Abdouli, 28 anni, un clandestino con precedenti per spaccio di stupefacenti, rapina, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo d’armi sottoposto al divieto di dimora a Milano. Nel frattempo un’altra donna si presenta agli agenti della ferroviaria. Racconta loro di essere stata assalita dallo stesso gambiano con la medesima modalità subìta da madre e figlia. Ora le autorità stanno investigando per capire se il nome di Abdouli possa essere legato ad altri episodi simili accaduti ultimamente nella stazione di Milano Centrale.
Cristina Gauri